Il Forte sul Fiume

Risi apertamente dandogli una pacca sul braccio armato. «Perché
ti accompagnerò e sai benissimo, come lo so io, che entrambi la
pensiamo nello stesso modo. Scommetto che sono dello stesso
parere anche gli altri, o molti di loro. Ti diranno, se glielo chiedi, che
avrebbero preferito starsene al calduccio nel letto invece di uscire ad
affrontare un lungo viaggio nel maltempo senza che sia necessario.»
Protetti dalla tettoia della stalla eravamo ancora abbastanza
asciutti. In casa, Ludmilla e Shelagh attendevano che venisse l'ora
della partenza. In gran numero avevano deciso di accompagnare
Ludmilla e suo marito al molo dove una galea li avrebbe riportati da
Ravenglass fino alla costa all'altezza di Camelot. Ci avrebbero
accompagnati Dedalo, Rufio, Donuil, Lucano, avvolti al pari di me e
Ambrogio in pesanti mantelli di lana, resi impermeabili da un sottile
strato di cera secondo le precisazioni in vigore a Camelot
sull'attrezzatura militare.
Queste mantelle erano state confezionate, come prevedibile, su
quelle che per secoli avevano usato i Romani, ma perfezionate nella
forma per coprire completamente un uomo a cavallo e riparare
anche la sella.
Sarebbe venuto Longino, il capitano dell'artiglieria di Derek, che
in quel momento stava sotto la tenda del carro sul quale sarebbe
salita Ludmilla. Esaurito il suo lavoro nella foresta, se ne tornava a
casa, in famiglia, per attendere ai soliti doveri; avrebbe viaggiato a
cassetta con Lars, il cocchiere. Erano pronti a partire Artù e Bedwyr,
cui era stato concesso di venire a salutare lo zio e la zia. In verità,
pochi giorni prima, tutti e quattro i ragazzi avevano avuto il
permesso di partire per Ravenglass, ma nel frattempo Gwin e
Ghilleadh avevano cominciato a starnutire e sarebbero rimasti a casa,
malgrado le proteste. Il brutto tempo avrebbe trattenuto anche gli
altri due, se Lucano non avesse deciso che era meglio per loro stare
alla larga dai due amici malati.
Mentre osservavo i ragazzi sui loro pony, avvolti in mantelli simili
ai nostri ma naturalmente adatti alle loro dimensioni, vidi Dedalo
che si avvicinava a me.
«Cay, caricherò sul carro, dato che di spazio ce n'è in abbondanza,
qualche rotolo di corda robusta e credo che sia bene portare anche