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Il Forte sul Fiume

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quanto... un'ora? e non hai niente da dire, nessuna domanda da<br />

porre, nessun commento da esprimere? Non sei forse Artù<br />

Pendragon? Non sei stato lì a fissarmi? Ti ho rivolto una domanda.<br />

Pensavo che fossi mio nipote, ma comincio a dubitarne. Sei Artù<br />

Pendragon?»<br />

Sulla bocca apparve e subito scomparve l'ombra di un sorriso. «Sì,<br />

zio Ambrogio, sono Artù Pendragon.»<br />

«Certo che lo sei! Ne ero sicuro. Allora dimmi che cosa ti succede.<br />

Come mai non hai nessuna domanda da pormi? Sei diventato muto?<br />

Le formiche ti hanno mangiato il cervello? Parla, ragazzo!<br />

Dimostrami che sei vivo, che non sei cambiato!»<br />

Artù sorrideva apertamente, divertito dall'impeto e dalla foga<br />

dello zio, ma abbassando la testa, disse: «Lo zio Cay dice che nei<br />

discorsi dei grandi non c'è spazio per quello che pensano i ragazzi».<br />

«No, Artù, non è vero...» sbottai notando l'incredulità nei suoi<br />

occhi. Mi alzai e avvicinatomi a lui, gli posi una mano <strong>sul</strong>la spalla e<br />

mi sedetti vicino. «Tuo zio Ambrogio non sa di che cosa parlavamo<br />

qui, ma noi due, tu e io, lo sappiamo benissimo.» Raccontai quindi<br />

ad Ambrogio come Artù e i suoi amici avessero interrotto l'incontro<br />

con Derek e i suoi consiglieri, e come avessi cercato in<br />

quell'occasione di impartirgli una lezione.<br />

Mi levai e sospirando guardai Artù che contraccambiò il mio<br />

sguardo fissandomi negli occhi.<br />

«Ti ho insegnato allora che non c'è posto negli affari dei grandi<br />

per la voce dei ragazzi quando il loro contributo si limita a<br />

schiamazzi e maniere villane. Vedo che lo hai imparato. Ma mi<br />

accorgo che forse lo hai capito soltanto in parte. Non comprendi che<br />

sarebbe ben diverso se stasera tu parlassi e che non recheresti offesa<br />

né a tuo zio né a me? Pensa, ti prego, a quanto ti ho detto. So che<br />

puoi farlo.» Non avevo ancora finito di parlare che già vedevo la sua<br />

fronte rasserenarsi. «Hai capito allora che in questo momento le cose<br />

sono diverse?»<br />

«Sì.»<br />

«Bene. Ripeti allora.»<br />

«Nelle faccende dei grandi non c'è posto per la voce dei ragazzi

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