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Il Forte sul Fiume

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capire il temperamento dei miei uomini. I loro pessimi modi mi<br />

hanno spesso urtato in passato e con i bambini non sono per niente<br />

teneri, è bene farsene una ragione. Sicché dopo che sarai morto tu, il<br />

re decaduto, i tuoi ospiti... per tutti gli dèi, amico, non hai nessun<br />

pudore a sederti a tavola con costoro? I tuoi ospiti verranno con me,<br />

in qualità di ostaggi, in silenzio. Non è così, Connor Mac Athol?».<br />

Senza replicare, Connor si limitò a lanciare un'occhiata di sfida ma<br />

uno degli uomini di Liam, che gli stava alle spalle, gli assestò un<br />

manrovescio che lo mandò a sbattere con la testa <strong>sul</strong>la tavola.<br />

Liam attese che si rimettesse in piedi.<br />

«Non è così, Connor Mac Athol?» Di nuovo silenzio seguito da un<br />

altro manrovescio, questa volta così violento da scuotere l'intera<br />

tavolata quando Connor cadde. Un'altra pausa, e ancora: «Ho detto:<br />

"Non è così, Connor Mac Athol?"».<br />

«In nome di Dio, Connor, rispondigli!» Era Shelagh ad aver<br />

parlato. Connor la fissò per qualche lungo istante, lo sguardo<br />

appannato, quindi annuì in direzione di Liam.<br />

«Che cos'è? Non ti ho sentito.»<br />

Connor mormorò qualcosa e un altro colpo lo fece di nuovo<br />

roteare su se stesso. Questa volta gli ci volle più tempo per<br />

riprendersi; poi con il naso che gli sanguinava, parlò.<br />

«Sì, è così, Liam, figlio di Condran.»<br />

«Bene! Bene, bene. Vedi, Derek. Lo sapevo di avere ragione.» Si<br />

voltò rivolgendosi agli astanti. «La feccia di Mac Athol ci seguirà,<br />

ostaggi nelle nostre mani. Gli altri rimarranno qui a tenere<br />

compagnia ai miei uomini e accertarsi che il sonno di nessuno sia<br />

turbato prima di giorno. Domani avrete tutto il tempo per pensare a<br />

come accogliermi nel ruolo di re.»<br />

Si volse verso di noi e puntò la spada contro Donuil.<br />

«Tu, che sei grande e grosso, mettiti, vicino a tuo fratello gambadi-legno.<br />

Sbrigati!» Sotto la minaccia delle frecce pronte a scoccare,<br />

Donuil si mosse per obbedire e si avvicinò alla nostra tavola, seguito<br />

dagli occhi attenti di numerosi arcieri che tenevano le armi<br />

impugnate. Uno di costoro era lo stesso che poco prima aveva avuto

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