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Il Forte sul Fiume

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Tornai a guardare Shelagh che mi fissava e annuii. «Sono<br />

d'accordo con Donuil. Ne parlerò a Derek non appena arriveremo a<br />

Ravenglass. Quanti della sua gente potremmo accogliere, secondo<br />

te?»<br />

«Ci servono artigiani e donne pratiche. Le coppie, se entrambi i<br />

coniugi sanno lavorare, potrebbero essere considerati come un'unità.<br />

Ci servono falegnami, boscaioli e conciatori; sarebbe utile anche un<br />

bottaio. Noi siamo diciotto ma in realtà quattordici perché quattro<br />

sono ragazzi. Potremmo facilmente essere in cinquanta. Non ci<br />

mancano né lo spazio né gli alloggi; c'è abbondanza di acqua e<br />

cacciagione.»<br />

«Credi che ci sarà riconosciuto il diritto di scegliere solo quelli che<br />

ci servono secondo i nostri criteri?»<br />

«Sì, il nostro insediamento piacerà a chi vive in una città<br />

affollata... soprattutto in primavera, in estate e autunno. Non credo<br />

che mancheranno i volontari e i giovani robusti.»<br />

«Ci saranno anche le giovani robuste?»<br />

Mi guardò con occhi sgranati e un'espressione di innocenza.<br />

«Naturalmente ci saranno anche le giovani robuste. Ce n'è di lavoro<br />

quassù per chi ha braccia forti! I nostri giovanotti, Jonathan e Mark,<br />

hanno bisogno di avere qualche rivale.»<br />

«Rivali, sì.» Sospirai consapevole di essere stato scartato dal<br />

numero. «D'accordo, Shelagh. Così sia. Ne parlerò con Hector<br />

stasera. Ha diritto di conoscere questo piano prima di ogni altro.<br />

Andiamo a cenare; lo incontrerò lì.»<br />

C'era aria di festa nel nostro gruppo mentre, il giorno dopo, si<br />

avviava verso Ravenglass. Alcuni di noi - io stesso, Dedalo, Donuil,<br />

Shelagh e Rufio - procedevamo singolarmente <strong>sul</strong>le nostre<br />

cavalcature; i ragazzi montavano i loro pony pezzati, gli altri nove<br />

occupavano i quattro carri tirati da cavalli, carri che, quasi vuoti<br />

nell'andata, ci auguravamo sarebbero stati carichi nel ritorno. Era<br />

una tiepida giornata di sole primaverile sicché la nostra esaltazione si<br />

accentuò mentre scendevamo lungo il pendio della collina fino alla<br />

valle dell'Esk tra i canti degli uccelli che sembravano distendersi sopra

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