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Il Forte sul Fiume

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icordo male una mia vecchia conoscenza, che si faceva chiamare il<br />

re di Ravenglass, mi implorò qualche anno fa di restare nei paraggi,<br />

per aiutarlo a contenere attacchi che i suoi non potevano respingere<br />

da soli.»<br />

<strong>Il</strong> mio sarcasmo lo lasciò del tutto indifferente. «Era diverso,<br />

allora, e tu lo sai bene. Eravamo in pace da tempo, senza sospettare<br />

alcun tradimento, e al largo c'era un'intera flotta che non aveva<br />

nessuna intenzione di esplorare o di trattare. Erano qui per<br />

conquistare e massacrare, e quel figlio di puttana del loro<br />

comandante pensava che fossimo già stati sconfitti da un esercito di<br />

terra. Mi servivano gli uomini di Connor da mettere sugli spalti, per<br />

fare numero. Era semplicemente per lanciare un messaggio a quelle<br />

navi, di andarsene e stare lontani da qui.»<br />

Annuii, riconoscendo la verità di quello che diceva, poi lo fissai.<br />

I miei pensieri corsero a tutto ciò che era successo dal giorno che<br />

eravamo approdati a Ravenglass.<br />

«Mi mancherai, amico mio.»<br />

«No, non ti mancherò. Io vengo con voi. Voglio dire, se mi<br />

volete. Le mie ossa sono un po' fradice, ma non molto più delle tue,<br />

e so ancora tenere in mano uno scudo e menare colpi con una spada<br />

o con un'ascia. Mi prenderete?»<br />

«Se ti prenderò?» Ero sbalordito. «Certo che ti porterei con me,<br />

Derek, e con gioia, ma quando sono arrivato a Ravenglass tu hai<br />

detto che speravi di non dover menare mai più colpi d'ascia. Che<br />

avevi visto guerre e massacri a sufficienza per più di una vita.»<br />

«Sì, è vero, e credevo fermamente in ogni parola che ti ho detto.<br />

Allora. Ora però ho cambiato idea. E vengo con voi.»<br />

«E la tua gente?»<br />

«Qual è il problema? Ci penseranno i miei figli. Sono lì che<br />

aspettano che io tolga il disturbo e muoia, mi guardano ingrassare in<br />

attesa dell'attacco di bile o di cuore che mi porterà all'altro mondo.<br />

Sembrano corvacci neri che mi schiamazzano attorno, aspettando di<br />

poter litigare per ciò che resta del mio regno. Be', che litighino prima<br />

del previsto, allora, e buon pro gli faccia. E poi ti dirò, non vedo<br />

l'ora di vederlo andare alla guerra, quel tuo ragazzo, e non vedo

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