Il Forte sul Fiume

Riprenderanno il largo e andranno a cercarlo altrove, credendolo
nelle vicinanze. Setacceranno la costa verso nord e verso sud, alla
ricerca di un nascondiglio del tipo che hai descritto. Troveranno le
tue galee.»
«Sì» ammise Connor che mi fissava stringendo gli occhi. «Hai un
modo sottile di ragionare. Sono contento che tu non mi sia nemico.
Non ho obiezioni da muovere alla tua ipotesi. Il che vuole dire che
le galee di Liam devono restare qui e correre il rischio di essere
distrutte o riconquistate. Sono l'esca per attirare il nemico.» Si grattò
il mento. «Sono contento di avertelo chiesto, ma non era questo il
motivo per cui ti ho incitato a dire quello che pensi. Tu hai il tuo
carico di responsabilità; il giuramento fatto a mio padre mi impegna
ad aiutarti incondizionatamente. Per questo siamo qui. Ma la
faccenda della flotta di Liam è troppo pericolosa e certamente non è
di tua competenza.»
«Aspettate!» Entrambi ci volgemmo verso Derek che rosso in
faccia pareva a disagio. «Prima di rispondere, Merlino, ascolta quello
che ho da dirti. Non mi è stato facile oggi spiegarti i motivi che mi
inducevano a rifiutarti l'accoglienza nel mio regno e credo che tu
abbia capito le mie ragioni.»
«Sì, le ho capite.»
«Nel frattempo, dopo il tradimento perpetrato dai Figli di
Condran, sono cambiate.» Rimasi in silenzio aspettando il seguito.
Derek raddrizzò le spalle, lanciando un'occhiata a Connor. «Hai
parlato di dovere, dell'impegno che hai verso Merlino. Ne ero
all'oscuro. Perché Athol Mac Iain è in debito di gratitudine verso
Camelot?»
Connor era impassibile; fui io a rispondere. «Nessun debito di
gratitudine. Gli sta a cuore l'incolumità del ragazzo affidato alle mie
cure.»
«Perché?» Il viso di Derek tradiva la curiosità.
«Che cosa vuoi sapere?» intervenne Connor con voce secca, quasi
ironica.
«Voglio sapere se Athol ha per il ragazzo un semplice
attaccamento affettivo oppure se, in quanto re, lo considera sotto la