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Il Forte sul Fiume

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«Oh, sì, me lo ricordo bene... alcune cose almeno. I momenti<br />

felici, soprattutto, che sono stati pochi. Ricordi la tua infanzia?»<br />

«Sì, vividamente e con piacere. Io e Uther avemmo un'infanzia<br />

che non molti hanno, piena di gioia per essere quello che eravamo.<br />

Trascorrevamo l'autunno e l'inverno nella romana Camelot; la<br />

primavera e l'estate nella celtica Cambria. I lividi che ci facevamo<br />

erano gli stessi in entrambe le località.»<br />

«Sono sicuro che erano tanti. Ma parlando di lividi che ne è stato<br />

di quella lesione <strong>sul</strong> petto? L'hai esposta all'aria come ti avevo<br />

suggerito?»<br />

«Sì, ma senza effetto, adesso che ci penso. Da quando è arrivata la<br />

tua pergamena e mi hai rassicurato che la lesione non era quella che<br />

temevo, me ne sono dimenticato. Grazie al clima mite di questi<br />

ultimi tempi sono spesso andato in giro a torso nudo.»<br />

«Mostramela» disse fermandosi.<br />

Indossavo una semplice tunica a girocollo, stretta da un cordone<br />

ornato. Me lo slegai per esporre la parte destra del petto. Lucano la<br />

osservò. «Come pensavo. Si è rimpicciolita. Ricordo che era più<br />

estesa. Tra un mese sarà sparita.»<br />

Riprendendo a camminare, borbottò qualcosa <strong>sul</strong>la bella giornata<br />

e io, aggiustandomi la tunica, mi misi al suo fianco.<br />

A quel punto, completato il circuito delle mura e ormai arrivati in<br />

prossimità dei nostri alloggi dove indugiava un capannello di<br />

persone, Lucano si fermò e, mettendomisi di fronte, mi afferrò per<br />

una spalla dimostrando di essere più forte e giovanile di quanto<br />

lasciasse trasparire il suo viso. Con tutta serietà mi disse che avevo<br />

preso una saggia decisione; quindi con mio imbarazzo aggiunse che<br />

ero l'uomo migliore che avesse conosciuto, più ancora di mio padre,<br />

e che a suo parere nessuno meglio di me avrebbe potuto adempiere<br />

al compito che mi ero proposto. Artù, oggi un ragazzo, sarebbe<br />

diventato re sotto la mia guida, e tenuto conto del precettore e del<br />

discepolo, che sapeva essere dotato di grandi qualità, era convinto<br />

che sarebbe diventato un re quale la Britannia non aveva mai avuto.<br />

Non un imperatore come Alessandro, ma un re; non un<br />

conquistatore di nuove terre ma un sovrano capace di governare

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