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Il Forte sul Fiume

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concedendomi un piacevole diversivo. A essere sincero, Tressa non<br />

aveva tempo per me, i miei compagni erano tutti impegnati altrove<br />

e il mio umore quel giorno era incline all'autocommiserazione.<br />

Tressa era chiusa in casa di Shelagh con altre tre donne: dovevano<br />

assolutamente finire di ricamare le decorazioni di una splendida<br />

veste destinata a festeggiare il primo parto di Salindra, la<br />

giovanissima seconda moglie del figlio di Derek, così vicina al parto<br />

che le donne temevano di non finire in tempo. Ero stato nella stanza<br />

alla base della torre di pietra dove lavoravano, cucendo nella fresca<br />

semioscurità, apparentemente più al tatto che a vista.<br />

Lucano era assente da più di una settimana, impegnato a<br />

Ravenglass in questioni che riguardavano le provviste di medicinali<br />

per l'infermeria, e per le quali aveva deciso di frequentare i capitani<br />

e gli equipaggi delle navi che attraccavano nel porto. Anche Rufio,<br />

Dedalo e Donuil erano laggiù per diverse faccende e avevano<br />

portato con loro i ragazzi, ritenendo l'esperienza educativa. Di<br />

conseguenza, solo e senza problemi impellenti da risolvere, mi ero<br />

messo in strada verso la valle, più che altro nella speranza di<br />

incontrare della piacevole compagnia.<br />

Uscendo dalla foresta, all'inizio di quelle ultime miglia lungo i<br />

campi prima di giungere alla città, mi tornò in mente il luogo che<br />

Derek mi aveva mostrato il primo giorno che ero arrivato a<br />

Ravenglass. Guidai Germanico attraverso la pietraia che cingeva i<br />

campi e su per la ripida collina boscosa, fino alla piccola cresta <strong>sul</strong>la<br />

quale ci eravamo seduti a parlare quel giorno. <strong>Il</strong> posto era come me<br />

lo ricordavo, una sorta di trono naturale che dominava sia la città<br />

circondata dai boschi, sia un tratto di mare scintillante a occidente.<br />

Smontai e mi accomodai dove si era piazzato Derek, un sedile<br />

naturale comodo e rivestito di morbido muschio, che offriva la<br />

miglior veduta della vallata sotto di me. Rimasi lì una mezz'ora a<br />

guardare il mare, senza pensare a nulla in particolare, finché d'un<br />

tratto riconobbi l'inconfondibile rumore di qualcuno che saliva a<br />

cavallo verso di me. La logica mi disse che doveva trattarsi di Derek,<br />

ma la forza delle buone abitudini mi fece comunque scattare in piedi<br />

e nascondermi tra gli alberi finché non avessi visto chi era il<br />

visitatore.

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