Il Forte sul Fiume

a essere abitate, non certo da comunità bene organizzate o
governate da leggi, si affrettò ad aggiungere, ma i segnali di vitalità
erano inconfondibili. Glevum e Aquae Sulis, in particolare, avevano
ormai qualche centinaio di abitanti ciascuna, anche se molti, non
fidandosi delle indifendibili rovine romane, preferivano costruire le
loro case nelle immediate vicinanze, contando su una rapida fuga
dentro la foresta vicina in caso di attacco. Il ponte sul fiume Severn,
appena fuori Glevum, riparato e rinforzato, era tornato a essere
come un tempo un crocevia naturale per i viandanti e per il
commercio tra il nord e il sud dell'estuario. Anche lungo la grande
strada romana che la gente ora chiamava Foss Way - per via dei
canaloni, o fossae, che la fiancheggiavano - piccoli centri erano
spuntati nei punti dove i sentieri naturali più trafficati incrociavano la
grande strada rialzata. La gente si andava riorganizzando in piccole
comunità, trovava modi per difendersi, piantava raccolti con fiducia
e persino rubava terra alla foresta, visto che quella parte del paese
sembrava immune dalla piaga delle guerre continue. Sinora nessuna
banda di Sassoni era penetrata così a ovest e così a nord, e le
scorrerie dall'Eire si erano molto diradate. Non dubitai per un
attimo, ascoltandolo, che il merito di quell'ultimo sviluppo fosse
principalmente dovuto alla nostra alleanza con gli Scoti di Athol e ai
rovesci subiti dai Figli di Condran nell'ultimo anno.
Ambrogio e i suoi, preceduti dalla voce, sparsasi come per magia,
che non erano intenzionati a conquiste o scorribande, furono bene
accolti ovunque. La vista di una nutrita e disciplinata pattuglia di
uomini armati, che non solo non minacciavano la popolazione ma
che promettevano di passare di lì regolarmente, aveva rincuorato
tutte le piccole comunità lungo la strada. In risposta a una domanda
di Dedalo, Ambrogio riferì che la strada, sorprendentemente, era in
ottime condizioni, ancora libera dalla vegetazione selvatica e dalla
corrosione degli elementi. Sorrisi a Ded, sapendo che aveva fatto
quella domanda pensando al nostro commilitone Benedetto il quale,
tornando dall'Eire dieci anni prima, aveva a torto sentenziato che gli
alberi avrebbero divelto le strade romane di Britannia entro poco
tempo.
Poi Ambrogio descrisse il distaccamento che aveva guidato: tre
squadroni di cavalleria, ciascuno di quaranta uomini, e un intero