18.06.2013 Views

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

92 Kalle Korhonen<br />

tondi o ovali come nel primo tipo. L'uso del sigma lunato era noto a Catania già all'epoca della<br />

colonizzazione romana, visto che è attestato nelle epigrafi assai antiche n.ri 4 e 74, mentre<br />

l'epsilon e l'omega lunati sembrano comparire almeno a partire dal I secolo d. C. in poi. 387 Il<br />

tipo è attestato in molte iscrizioni pagane conservate nel Museo Civico. 388 Ci sono alcuni<br />

esempi di uno stile "misto". Notevole dal punto di vista paleografico è un'iscrizione in cui<br />

sembra che il lapicida abbia cambiato stile durante l'incisione: 146. Si comincia con le lettere<br />

del tipo "lunato", ma dopo alcune righe vengono adoperate le lettere del primo tipo (E, V). La<br />

forma del sigma è inizialmente lunata (%), ma alla fine quadrata (L¯). Nell'epigrafe 140, inoltre,<br />

l'epsilon è quadrato (E), ma il sigma lunato (%), e troviamo così la forma v come la forma V<br />

dell'omega.<br />

Il tipo "romboidale" sembra una tradizione paleografica tipicamente siciliana, almeno<br />

nel contesto del Mediterraneo occidentale. 389 In questo tipo, le lettere theta, omicron e fi hanno<br />

una forma romboidale, mentre il sigma ha quasi sempre la forma S. 390 L'epsilon è spesso<br />

quadrangolare (E), ma può anche assumere la forma di un S con un tratto intermedio aggiunto<br />

(S) (n.ri 73 e 80). L'omega, una lettera che naturalmente non è presente in ogni iscrizione,<br />

può avere la forma V, con la parte superiore romboidale (n.ri 67, 105 e 111) o tonda (72), o la<br />

forma "W" (73, 127). Il rombo è quasi sempre tetragonale, talvolta esagonale (nr. 127). Come<br />

esempi di una bella grafia appartenente a questo tipo si possono segnalare tre epitaffi catanesi,<br />

due pagani 391 e uno cristiano (nr. 178). Gli omega hanno la forma maiuscola, con la parte<br />

superiore romboidale (◊), mentre a forma del sigma è S. I nessi sono comuni in questa grafia,<br />

come anche l'uso delle lettere nane e dei tau montanti. L'epitaffio nr. 116 presenta soprattutto<br />

forme lunate (epsilon, omicron, sigma), ma è romboidale il theta della sigla iniziale Y. K.<br />

Caratteristiche corsiveggianti sono presenti soprattutto nei due primi tipi. Nel tipo<br />

lunato, il mi può assumere la forma m (ad es. 47, 48, 68, 90, 94). Per di più, in alcuni casi le<br />

lettere alfa, delta e lambda hanno bracci in alto, che con l'andar del tempo diventano più lunghi.<br />

È attestata, ma rara, la scrittura corsiveggiante "alla latina", nella quale i tratti orizzontali delle<br />

lettere tendono verso l'alto e gli alfa, i mi e i ni hanno piccoli bracci in alto (nr. 108).<br />

La datazione delle epigrafi greche catanesi in base alla paleografia risulta notevolmente<br />

difficile, visto che i tre tipi principali sembrano esser attestati dal I secolo fino all'epoca<br />

cristiana (sulla quale vd. p. 112). Sembra che gli unici fenomeni databili in modo più esatto<br />

siano i cambiamenti nella forma delle lettere sigma e omega nei tipi non lunati ("primo tipo" e<br />

"tipo romboidale"). 392 Invece della forma S, il sigma assume nell'età imperiale avanzata –<br />

certamente non ancora nel I secolo – la forma quadrata (L¯). 393 Rispettivamente, l'omega, che<br />

aveva avuto la forma V, assume più tardi la forma W (73, 93, 127, 148) o LL| (130).<br />

Nell'epigrafia funeraria, troviamo le attestazioni più recenti delle forme S e V nell'epitaffio<br />

387 Cfr. le iscrizioni 65, 99, 129, databili probabilmente nella seconda metà del I secolo o nella prima metà del II.<br />

388 Ad es. i n.ri 47, 48, 53, 65, 68, 83, 90, 94, 99, 103 ecc.<br />

389 È attestato, inoltre, nella Macedonia.<br />

390 Casi tipici: 67, 73, 80, 87, 92, 98, 100, 105, 111, 127 e l'epigrafe siracusana 239.<br />

391 Nr. 67 e Manganaro 1994, 86-88 nr. 5, fig. 8 (SEG XLIV 763).<br />

392 Sopra, ho menzionato che la forma lunata dell'epsilon venne probabilmente introdotta dopo la forma lunata<br />

del sigma; ma questo aspetto è poco utile per la datazione delle epigrafi catanesi, visto che l'unico caso databile<br />

forse a questa fase "intermedia" mi sembra il nr. 74. – La forma dell'alfa con la traversa spezzata è attestata<br />

dall'epoca ellenistica (n.ri 2 e 5) fino a quella cristiana; esempi degli epitaffi pagani: 110, 147 e 155.<br />

393 Vd. n.ri 50, 118, 130 e 241 (Taormina). Nessuna di queste epigrafi sembra anteriore al III secolo (ma la

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!