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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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358 Kalle Korhonen<br />

376. Inv. 448 (Sala VII, 92). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.<br />

Mattone di terracotta. La superficie era corrosa apparentemente già nel momento dell'incisione della<br />

copia. Il testo è parzialmente illeggibile. 14 x 19 x 4; alt. lett. 2. Mano B.<br />

lilivs·l·f / pal celer<br />

Copia di CIL VI 840, cfr. 30848; CIL X 1089, 127, cfr. p. 78*. P. Scammacca, Cod. Maruc. A 77 f. 11r (da cui A. F.<br />

Gori, Cod. Maruc. A 6 f. 86r). – Le lettere viste da Mommsen, ma non più leggibili, sono indicate con<br />

sottolineatura.<br />

L'originale inizia con il nome L. Iulius. Pubblicato nel CIL VI sulla base di letteratura<br />

secondaria, era stato visto nel Settecento "apud lapicidam post ecclesiam collegii Graecorum"<br />

(D. Giorgi, nel 1736) e "apud Carol. Napolionem statuarium" (Maffei 1749).<br />

377. Inv. 653 (Sala VII, 297). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.<br />

Lastra marmorea. 26,5 x 40 x 2,5; alt. lett. 2-2,5. Mano B, ma con apicature. Scrittura continua.<br />

donae nostrae flivi h/elenae pisimae avg·gean/atrici d n·costantini ma/xmi vitori<br />

climenisi/ 5mi se·n·r·<br />

Copia di CIL VI 1134, cfr. 31243; CIL X 1089*, 19. P. Scammacca, Cod. Maruc. A 77 f. 14v (da cui A. F. Gori, Cod.<br />

Maruc. A 6 f. 87r); Torremuzza 1769 1 , 36 nr. 34; 1784 2 , 40 nr. 34 (da V. M. Amico, cfr. sopra, p. 45).<br />

La copia contiene soltanto l'inizio (rr. 1-5) dell'iscrizione originale (che aveva genetrici e<br />

clementissimi). L'originale è stato segnalato nella basilica di S. Croce in Gerusalemme a partire<br />

dal Seicento; si trova sempre nella cripta della chiesa (autopsia nel 2001).<br />

378. Inv. 409 (Sala VII, 53). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.<br />

Lastra marmorea. Retro lavorato, ma non rifinito. 30 x 54 x 3,7; alt. lett. 1,6-3,5. Mano A, ma con una M<br />

corsivante nella prima riga. Scrittura continua (r. 5: spazio prima di OTTIMO). Notevoli spazi tra le<br />

righe. Lettere più grandi nelle righe 1 e 4.<br />

l·mario maxsimo perpetvo avrelia/no cor prae vrbis proconsvli provincia /<br />

asia·itervm proconsvli provincia frica / maternvs ex civtate oroivlien·/ 5iam patrono<br />

ottimo<br />

Copia di CIL VI 1452 (con testo della copia da Galletti), cfr. 31658 (= Imagines Mus. Cap. 122-23 nr. 179); CIL X 1089*,<br />

139. P. Scammacca, Cod. Maruc. A 77 f. 7v (da cui A. F. Gori, Cod. Maruc. A 6 f. 89r), 144 (?), 146v; Galletti, Diario<br />

(Cod. S. Paolo), p. 81 (da Scammacca); Torremuzza 1769 1 , 48 nr. 25; 1784 2 , 52 nr. 26 (da V. M. Amico, cfr. sopra, p.<br />

45).<br />

Manca la riga 8 dell'originale (parte del nome di Maternus). L'originale ha<br />

Foroiuliensium a rr. 4-5. OTTIMO è una lettura erronea basata sull'aspetto dell'originale, con<br />

interferenza dell'italiano. – Nella scheda di Scammacca, incollata nel f. 144 del codice A 77, la<br />

divisione delle righe e alcune letture sono diverse (PROVINCIA·AERI/CAE, CIVTAT /<br />

FOROIVLIEN); nel retro della scheda viene indicato che essa fu mandata da D. Revillas (ma<br />

sembra della mano di Scammacca). Forse esisteva anche un'altra copia. – Nel retro dell'altra<br />

scheda di Scammacca nel Cod. Maruc. A 77, f. 146v, c'è il commento "18 Aprile avuta dal<br />

Ficoroni che l'ha comprata da muratori di S. Gio. Laterano". Purtroppo, manca l'anno.<br />

Difficilmente può riguardare la copia; a mio avviso, può darsi che si riferisca piuttosto<br />

all'originale. In effetti, nel CIL mancano le notizie sull'iscrizione tra il Cinquecento, quando fu<br />

conservata nella vigna di Giulio III, e il suo arrivo nei Musei Capitolini, dove è stato segnalato<br />

a partire da Guasco (1775). Potrebbe provenire dalla collezione Ficoroni. Comunque, la<br />

notizia potrebbe anche essere una falsificazione.

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