18.06.2013 Views

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 163<br />

Provenienza: probabilmente Catania. La segnalazione più antica risale a Mommsen, che vide il<br />

frammento nel Museo Biscari e lo collocò tra le iscrizioni catanesi. In base alla menzione del<br />

duovirato, dovrebbe essere catanese; cfr. anche le iscrizioni precedenti. Potrebbe provenire dagli<br />

scavi di Biscari nel teatro di Catania (cfr. nr. 18).<br />

[L(ucius) Caelius L(uci) f(ilius) ?]<br />

Cla(udia) [Macer ?]<br />

*I*Ivir [---]<br />

------<br />

CIL X 7031 (Mommsen). – Cfr. Kubitschek 1889, 130; Forni 1980, 955.<br />

2: CLA Mommsen, senza segnalare lo spazio dopo l'A, che indica la fine della parola; interpretata da<br />

Kubitschek correttamente come l'abbreviazione del nome della tribù.<br />

Per il commento, vd. al nr. 18. Comunque, il personaggio commemorato potrebbe anche<br />

essere un altro. La lastra è più consunta delle altre lastre di L. Caelius Macer, il che potrebbe<br />

spiegare le differenze nell'esecuzione.<br />

21. Inv. 1335 (Cortile). Cortile. Collezione Biscari.<br />

Blocco rettangolare in pietra lavica. Lati e retro diritti. Una cavità che sembra antica nel lato superiore.<br />

78 x 83 x 36; alt. lett. 12-13 (rr. 1-2) / 9-11 (rr. 3-4). Alcune V sono curve. 3: barra mediale in II. Punti<br />

dopo L (r. 1) e dopo R (r. 3).<br />

Provenienza: Catania. L'iscrizione fu "trovata nel cavarsi le fondamenta del Cappellone della Chiesa di<br />

S. Agata la Vetera l'anno 1767", secondo Biscari, che la collocò nel suo museo. ("In urna lapidea" per<br />

errore Torremuzza.)<br />

L(ucio) Rubrio<br />

Proculo,<br />

IIvir(o) quin(quennali),<br />

auguri.<br />

CIL X 7028 (Mommsen). Torremuzza 1769 1 , 52 nr. 35; 1784 2 , 57 nr. 36 (da I. Biscari); Biscari 1771, 89; Sestini 1776, 13<br />

= id. 1779, 135; id. 1787 2 , 7 (cit. da Mommsen); Rezzonico 1818, 21; Ferrara 1829, 283 nr. 1. – Cfr. Carcaci 1841, 69;<br />

Libertini 1937, 68; Wilson 1990, 172, fig. 144 (fotografia); Molé Ventura 1996, 184, 190 n. 51.<br />

L. Rubrius Proculus è l'unico duoviro quinquennale attestato per Catania; il blocco<br />

doveva appartenere a una base di statua. La prassi di accomunare il duovirato e la carica di<br />

augure era comune nelle colonie. – Il gentilizio è anche altrimenti attestato a Catania. 55 – Le<br />

lettere sembrano della seconda metà del I secolo o del II, 56 ma è notevole la mancanza della<br />

filiazione in un'iscrizione di un magistrato della colonia. Quindi, una datazione al II secolo<br />

sembra più verosimile.<br />

55 Si trova in ASSicOr 18 (1921) 186-88 (cfr. SEG XXXIV 948 e Manganaro 1994, 110-11 ecc.) e forse in 33.<br />

56 Molé Ventura parla di "II o III secolo", ma le lettere larghe non sono del III. La barra mediale non è un criterio di<br />

datazione (vd. J. S. Gordon – A. E. Gordon, Contributions to the Palaeography of Latin Inscriptions, Berkeley – Los<br />

Angeles 1957, 167).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!