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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 43<br />

nome di codesto pubblico sotto la cura e la direzione del suddetto Ill.mo Principe". 144 D'altra<br />

parte, durante il suo viaggio in continente, quando visitava almeno Napoli, Roma e Firenze, il<br />

Biscari poteva acquistare altre epigrafi; ma non mi risultano testimonianze su tali<br />

acquisizioni. 145 È noto, invece, che epigrafi scoperte di recente arrivavano nella collezione.<br />

Nelle lettere di Biscari al palermitano Domenico Schiavo del 1756, pubblicate nelle Memorie<br />

per servire alla storia letteraria di Sicilia, vengono segnalate alcune epigrafi della propria<br />

collezione, di cui almeno tre evidentemente scoperte nello stesso decennio. 146 L'attività dello<br />

scavo venne ripresa con una nuova intensità nel 1770; sebbene l'oggetto principale fosse il<br />

teatro antico di Catania, scavi furono eseguiti anche in strutture termali nei pressi del<br />

convento dei Benedettini e in altri monumenti nella città e, infine, nelle proprietà di Biscari<br />

nelle vicinanze di Centuripe e nell'antica Camarina. 147<br />

Già da quello che si è detto sopra emerge che il principe di Biscari fu anche uno<br />

studioso. Fondatore dell'Accademia degli Etnei a Catania, scrisse vari opuscoli antiquari ed<br />

era in corrispondenza con importanti studiosi italiani. Verso la fine della sua vita cercò anche<br />

riconoscimento nell'ambito accademico internazionale. 148 Tuttavia, come fu il caso di molti<br />

collezionisti dell'epoca, le capacità del Biscari nel campo dell'epigrafia erano limitate;<br />

dichiarava, inoltre, espressamente di non conoscere il greco. In questo luogo si deve<br />

accennare al Discorso accademico sopra un'antica iscrizione trovata nel teatro della città di Catania<br />

del principe, stampato a Catania nel 1771. 149 Si tratta di un commentario approfondito<br />

sull'epigrafe 7 (CIL X 7014), nel quale vengono discusse anche alcune altre epigrafi municipali<br />

catanesi, 150 provenienti dal teatro e da altri luoghi della città.<br />

In una delle lettere spedite a Schiavo nel 1756, il principe di Biscari aveva descritto<br />

brevemente il suo nuovo museo, scrivendo che conteneva circa trecento iscrizioni greche e<br />

latine. 151 La cifra, che forse è leggermente esagerata (vd. sotto), significa, comunque, che<br />

almeno l'importazione delle epigrafi da Roma era verosimilmente stata completata; il numero<br />

delle urbane era, secondo i miei calcoli, una sessantina. Per la catalogazione di questa<br />

collezione notevole mancavano le risorse. Si doveva aspettare fino all'arrivo del fiorentino<br />

Domenico Sestini (1750–1832), che dal 1774 al 1777 fu attivo a Catania come antiquario e<br />

bibliotecario del principe. Dobbiamo a lui l'unico catalogo stampato del Museo Biscari<br />

anteriore a quello di Guido Libertini (1930). Piuttosto che di un catalogo sistematico, si tratta<br />

di una descrizione in forma di lettera; uscì in due edizioni nel 1776 e 1787. 152 Per la nostra<br />

144 Libertini 1930, X-XI; la citazione è a p. XVI.<br />

145 Scrive, comunque, il Libertini (1930, XI): "Nelle città del continente il principe ebbe anche modo di acquistare<br />

… numerosi oggetti d'arte per il suo museo: statue, busti, iscrizioni a Roma, ceramiche italiote a Napoli …". Ma<br />

può trattarsi di una congettura di Libertini.<br />

146 Le iscrizioni sono nr. 69 (CIL X 7057), 73 e 111 (IG XIV 485 e 492), 117 (CIL X 7082) e 148 (IG XIV 476), di cui 73,<br />

111 e 148 erano state scoperte pochi anni prima.<br />

147 Vd. Libertini 1930, XII e sotto, pp. 50-50.<br />

148 Vd. Libertini 1930, XI-XV; Salmeri 2001, 30-41. Su Biscari e i viaggiatori stranieri, vd. G. Salmeri, ARID 28<br />

(2001) 69.<br />

149 La numerazione delle pagine nella copia citata da Mommsen è diversa da quella che ho utilizzato e che si<br />

trova nella Biblioteca Vaticana (segn. Cicognara V M-8).<br />

150 Sono 18 (CIL X 7053), 21 (CIL X 7028) e 24 (IG XIV 502).<br />

151 Mem. stor. lett. Sicilia I (1756), parte 6, 17-22, in part. 19 (datata 18 maggio 1756); cfr. Salmeri 2001, 24.<br />

152 Descrizione del Museo d'Antiquaria e del Gabinetto d'Istoria Naturale di Sua Eccellenza Il Sig.re Principe di Biscari<br />

Ignazio Paternò Castello Patrizio Catanese, [Firenze] 1776 (ristampata nel volume D. Sestini, Il Museo del principe di<br />

Biscari, Catania 2001); seconda edizione: Descrizione del Museo Biscari, Livorno 1787 2 . La prima edizione fu stampata

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