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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 145<br />

il rilievo fu comunque dedicato. – È noto che a Catania esisteva, ancora nell'epoca di Cicerone<br />

(Verrine II 4, 99; cfr. II 5, 187), un importante santuario di Demetra. 8 – Il nome della moglie<br />

potrebbe essere ad es. ÉAristokl¤a (vd. LGPN IIIA 61), ÉAristonÒa o ÉAriston¤ka (ÉAr¤sta<br />

sembra troppo breve per lo spazio disponibile).<br />

2. Inv. 314 (Sala VI, 122). Magazzino del cortile. Collezione Biscari.<br />

Due frammenti superiori contigui di una lastra di pietra calcarea bianca. Retro liscio. La forma<br />

triangolare è dovuta al riutilizzo. (32,5) x (70) x 4,0-7,5 (più spesso a sinistra); alt. lett. 7-7,5. Forme<br />

delle lettere: alfa con la traversa spezzata; E, Y, M, O, S; psi con i bracci dritti; V (con la parte superiore<br />

separata dalla linea inferiore orizzontale).<br />

Provenienza: probabilmente Catania (o un altro centro della Sicilia orientale?). La segnalazione più<br />

antica risale a Kaibel, che vide l'iscrizione nel Museo Biscari e la pubblicò con il commento "de<br />

origine Sicula non dubitandum". La provenienza urbana è esclusa. Può, quindi, provenire da<br />

Catania, ma forse anche da un'altra località (cfr. cap. 3.1). Visto che le misure della lastra<br />

corrispondono esattamente al nr. 74, è possibile che fosse riutilizzata già nell'antichità proprio nella<br />

tomba di Q. Domitius, o dovrebbe in ogni caso provenire dalla stessa località.<br />

[---]c Nemhn¤ou [---]<br />

[---] ÖOryvnow N[---]<br />

[ka‹ ofl éleifÒ]menoi (?) ER`[---]<br />

[---]KAS[---]<br />

IG XIV 456 (Kaibel). – Da Kaibel: H. Collitz – F. Bechtel (a c. di), Sammlung der griechischen Dialekt-Inschriften III 2,<br />

Göttingen 1905, 479 nr. 5236.<br />

3: il supplemento è mio. Alla fine ER o EB; in base alla forma del R nella r. 2, EB sembra più verosimile, ma<br />

non so a quale parola potrebbe appartenere.<br />

L'epigrafe è evidentemente una dedica onoraria pertinente all'ambito del ginnasio, finora<br />

non riconosciuta come tale. 9 Se è catanese, ciò è importante, perché l'unico testimone di<br />

un ginnasio a Catania è stato Plutarco (Marc. 30, 4), secondo il quale M. Claudio Marcello<br />

dedicò un ginnasio nella città. – Se la mia integrazione, basata sulle iscrizioni di Alonzio IG<br />

XIV 369-371, coglie nel vero, dopo la parola éleifÒmenoi veniva il nome del personaggio<br />

onorato. 10 Non è chiaro quanti nomi contenevano le righe 1-2; dopo ÖOryvnow potrebbe<br />

venire un titolo comune ai due personaggi. – Il ben attestato nome ÖOryvn è presente anche in<br />

una delle iscrizioni di Alonzio (IG XIV 370 = IG Mus. Palermo 42). Comunque, quell'iscrizione<br />

è diversa da questa per l'aspetto e per la paleografia. NemÆniow, una variante del nome<br />

NeomÆniow / NoumÆniow (da neomhn¤a / noumhn¤a), sembra tipicamente siciliana. 11 Per il nome<br />

del figlio di NemÆniow, troppe sono le possibilità per proporre un supplemento. – Datazione:<br />

probabilmente II-I secolo a. C.<br />

8 Sul culto di Demetra e Core a Catania, vd. Ciaceri 1911, 208-10; G. Manganaro, Helikon 2 (1962) 490-91 e Hinz<br />

161-63; sulla collocazione del santuario, Wilson 1990, 289; M. Bell, JRA 7 (1994) 378.<br />

9 Per le testimonianze dell'attività del ginnasio nelle città siciliane, vd. J. Delorme, Gymnasion (Bibl. EFAR 196),<br />

Paris 1960, 90-92, 140-41, 221-23 (Catania: 140), con le aggiunte di G. Manganaro, SicGymn 16 (1963) 55 nota 31 e id.<br />

1999, 65-70.<br />

10 Il termine éleifÒmenoi si trova forse anche nell'epigrafe siracusana Monumenti antichi 41 (1951) 808-11, cfr.<br />

Manganaro 1999, 67.<br />

11 1<br />

Per le attestazioni siciliane, vd. LGPN IIIA 312; una Nemhn¤w comunque a Elatea nella Focide, IG IX 1 , 170; il<br />

collegamento con NeumÆniow e NoumÆniow è stato suggerito da Heikki Solin.

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