L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

332 Kalle Korhonen
Provenienza urbana confermata dalla segnalazione di Ghezzi, che vide l'iscrizione a Roma o nei suoi
dintorni nei primi decenni del Settecento (vd. cap. 1.3.6). Luogo di ritrovamento ignoto. Trasportata a
Catania nello stesso secolo (segnalata nel museo Biscari a partire da Torremuzza).
D(is) M(anibus)
Postumiae
Tyches;
Ianuarius
5 contub(ernali) opt(imae)
fec(it).
CIL VI 24893; CIL X 1088*, 293 (Mommsen). P. L. Ghezzi, Cod. Bibl. Angelica 2163 f. 86; Torremuzza 1769 1 , 182 nr.
104; 1784 2 , 193 nr. 120 (da I. Biscari, cfr. sopra, p. 45); Ferrara 1829, 415 nr. 6.
L'uomo era probabilmente uno schiavo, la donna una liberta. – Datazione: seconda
metà del I secolo – II secolo.
322. Inv. 598 (Sala VII, 242). Magazzino superiore. Collezione Biscari.
Lastra marmorea. Retro liscio. 22,5 x 13,5 x 2; alt. lett. 1,2-2,1. Nella G il tratto distintivo è una breve
asta obliqua. 4: nella C, la metà inferiore è molto piccola. Punti triangolari; due foglie di edera nei lati
della r. 1.
Provenienza urbana confermata dalla segnalazione di Venuti (Cod. Vat.): "apparteneva al P.
Scammac(c)a, che l'Anno 1748 mandò in Sicilia p(er) aricchire un Museo" (cfr. cap. 1.3.5). Luogo di
ritrovamento ignoto. Segnalata nel Museo Biscari a partire da Torremuzza.
D(is) M(anibus).
C(aius) PostumulenusIngenuus
et Tuc-
5 cia TrophimeparentesPostumulenae
Inge(nuae).
CIL VI 24895; CIL X 1088*, 295 (Mommsen). R. Venuti, Cod. Vat. lat. 7935 f. 42r; A. Guarnieri, Schede di Osimo f.
227 (da R. Venuti; cit. nel CIL); Torremuzza 1769 1 , 153 nr. 44; 1784 2 , 162 nr. 51 (da I. Biscari, cfr. sopra, p. 45);
Ferrara 1829, 427 nr. 1.
La lastra non è mutila in basso; il cognome della figlia è stato abbreviato nella r. 8, per
mancanza di spazio e perché evidentemente identico a quello del padre (ma nella forma
femminile). Il gentilizio Postumulenus non è comune. 258 – Datazione: II secolo.
323. Inv. 887 (Sala IX, 66). Magazzino superiore. Collezione Biscari.
Lastrina marmorea pseudotimpanata con corona vittata incisa. Negli angoli superiori, rami di alloro.
Retro liscio. 13 x 14,5 x 2,1; alt. lett. 1,2-1,7. Scrittura corsiveggiante. Punti oblunghi dopo PRIMITIVA
e FECIT.
258 Le attestazioni sono state raccolte da M. Torelli, RAL s. 8, 18 (1963) 271; sono da aggiungere almeno Suppl. It.
15, 31 e 149 (Ateste); Inscriptions latines d'Afrique, Paris 1923, nr. 412 (Cartagine).