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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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156 Kalle Korhonen<br />

Mazzarino 1954 (AE 1956, 259) [= id., Iura 7 (1956) 137-41 = id. 1980, 355-61]. – Cfr. Chastagnol 1963, 369, 371; PLRE<br />

II p. 759; Cracco Ruggini 1980, 505 nota 20; B. Saitta, QC 9 (1987) [1989] 394; Wilson 1990, 70, 332, fig. 283<br />

(fotografia); Manganaro 1993, 580; Cecconi 1994, 223 nr. 34; Wilson 1988, 135-36; id. 1990, 70; id. 1996, 163, tav. V<br />

(fotografia); A. Goltz, Kókalos 43-44 (1997-98 [2000]) 227 nota 76.<br />

1: [FL]A`MM[I]F`V`GÀS Mazzarino; 4: [V. C.] id., ma della V si vede l'estremità. 5: Alla fine c'è posto per 4-5<br />

lettere, ma il testo è probabilmente intero.<br />

L'iscrizione commemora il restauro delle famose statue dei fratelli ÉAmf¤nomow e<br />

ÉAnap¤aw (o Anapius). Secondo una vecchia leggenda, i fratelli salvarono i genitori<br />

dall'eruzione dell'Etna; in seguito, fu fondato un culto che commemorava la pietas filiale. 37 I<br />

fratelli, noti anche come Fratres pii o Fratres ambusti, furono raffigurati nelle monete<br />

ellenistiche e romane repubblicane. Era famoso il loro gruppo statuario, che diventò il<br />

simbolo di Catania; le statue risalivano forse all'epoca ellenistica. 38 Claudiano scrisse un<br />

poemetto sui Pii fratres e sulle loro statue (carm. min. 17: De piis fratribus et de statuis eorum quae<br />

sunt apud Catinam). Nel poema Ordo urbium nobilium di Ausonio queste statue sono l'unico<br />

dettaglio relativo alla città di Catania. 39 Cfr. anche l'iscrizione al nr. 24, in cui Catania viene<br />

definita eÈseb°vn klutÚn êstu. – Sembra ragionevole l'integrazione del testo di Mazzarino,<br />

secondo cui manca poco a destra. Un'altra disposizione dei versi non è possibile. Le righe 1-4,<br />

fino a Merulus, formano un distico elegiaco: 1-2 costituiscono un verso in esametro e segue un<br />

pentametro. – Mazzarino ha assunto che il luogo delle vicende fosse il teatro di Catania. Nel<br />

testo non si accenna al teatro, e almeno quando fu incisa l'iscrizione sul retro (nr. 40), la base<br />

era probabilmente collocata nel vicino Foro. Non sappiamo quando fu trasferita nel teatro, 40<br />

visto che molte epigrafi scoperte nel teatro provengono certamente dal Foro. Comunque,<br />

molte statue decoravano certamente il teatro nella tarda antichità – cfr. la statua del Genio<br />

della città (nr. 7) – ed è verosimile che il teatro funzionasse ancora all'epoca, come ha<br />

proposto Wilson. 41 Sulle fasi anteriori del teatro di Catania, vd. al nr. 30. – Merulus (PLRE II<br />

p. 759) non è altrimenti conosciuto. Visto che fu un consularis di Sicilia, è notevole<br />

l'indicazione della spettabilità, che riporta nella seconda metà del V o nel VI secolo (vd. la<br />

discussione di Mazzarino), una datazione compatibile con la paleografia dell'iscrizione.<br />

Quindi, Mazzarino ha collegato l'hostilitas con le incursioni dei Vandali nella seconda metà<br />

del V secolo, probabilmente nel periodo tra 455 e 468. Comunque, come ha fatto notare Saitta,<br />

i nemici non vengono precisati; Goltz aggiunge che può trattarsi anche dell'esercito di<br />

Marcellino, dei Bizantini o degli Ostrogoti. 42 Mi sembra comunque ragionevole la datazione<br />

dell'attività di Merulus proposta da Mazzarino e Chastagnol, il periodo ostrogotico (491-<br />

530). 43 Merulus è tra gli ultimi consulares di Sicilia a noi noti, se non l'ultimo (vd. l'elenco di<br />

Chastagnol).<br />

37 Sulla leggenda, vd. ad es. C. Franzoni, Kókalos 41 (1995) [1997] 209-27; C. Arnold-Biucchi, LIMC I (1981) 717-18;<br />

F. Graf, DNP I (1996) 615, con ulteriore bibliografia, ma senza riferimenti alle nostra epigrafe.<br />

38 Sulle monete catanesi con i pii fratres e sulle loro statue, vd. Franzoni, cit. a n. precedente, 212-22.<br />

39 Auson. ordo urb. 92-93: Catinam … ambustorum fratrum pietate celebrem. Per un commento, vd. R. P. H. Green, The<br />

Works of Ausonius, Oxford 1991, 579.<br />

40 L'indicazione del luogo di ritrovamento non illustra gli aspetti stratigrafici.<br />

41 Comunque, non si può parlare di "the last known restoration of the theatre" (Wilson 1990, 70).<br />

42 Goltz accenna anche ad "aufgebrachte Theaterbesucher", un disordine interno della città, ma non so se, in quel<br />

caso, si possa parlare di un'hostilitas.<br />

43 Cfr. anche l'aggiunta di Mazzarino (1980, 361) all'articolo originale. Sulla storia di Catania in questo periodo,<br />

vd. ultimamente R. Soraci, in Gentili (a c. di) 1996, 266-74.

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