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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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28 Kalle Korhonen<br />

raccolta di epigrafi antiche, medievali e dell'età moderna. Mentre molte sono autentiche, altre<br />

sono creazioni del Galletti stesso. Il Diario non fu mai stampato; ne esistono tre manoscritti:<br />

uno conservato nel monastero romano di S. Paolo fuori le mura, il codice Marucelliano A 244<br />

II e l'incompleto Vaticano latino 8607. Le due redazioni complete sono datate a Firenze nel<br />

1746. Tra esse rilevante per le collezioni catanesi è soprattutto il primo, il codice di S. Paolo.<br />

La natura del Diario è stata rivelata nell'Ottocento, e di conseguenza gli editori del CIL hanno<br />

collocato molte iscrizioni "antiche" di Galletti tra le false (CIL VI 3334*-3389*). 82<br />

Il manoscritto più importante del Diario si conserva nell'archivio del Monastero di S.<br />

Paolo fuori le mura a Roma. È un codice cartaceo, con copertina di cartone; non ha segnatura<br />

(nel primo foglio c'è la cifra 425). 83 Contiene 53 fogli, dei quali i primi nove sono senza numerazione<br />

ed i seguenti con numerazione di pagine. Il titolo, nel f. 2r, è Diario Lapidario dell'Anno<br />

MDCCXLI; e parte dell'Anno MDCCXLII. Composto da Paolo Galletti Romano il quale ora col nome<br />

di D. Pier-Luigi è monaco cassinese della Badia Fiorentina, e quivi lettore di filosofia e di mattematica.<br />

È datato: "In Firenze l'Anno MDCCXLVI". 84 Il Diario inizia con l'indicazione dell'anno<br />

"MDCCXLI" e le parole: "A 15 di Gennaio dell'anno 1741 ritrovandomi col Sig(no)re Abb.<br />

Francesco Valesio ..." (p. 1). La parte del diario proprio finisce a p. 79 con la data del 27<br />

maggio, 1742.<br />

Nel nostro contesto, la sezione più interessante del codice è l'ultima (pp. 79-82),<br />

separata dal Diario con una linea orizzontale doppia. Contiene il commento iniziale: "Il P. D.<br />

Placido Scammacca dopo che io sono in Firenze si è compiaciuto mandarmi copia delle<br />

seguenti iscrizzioni le quali egli mi assicura averle da per se stesso con la solita diligenza sua<br />

ricopiate da marmi stessi, i quali sono tutti appresso di lui." Seguono 19 iscrizioni, di cui sei<br />

autentiche, ed il resto copie "gallettiane". Di solito, viene dato solamente il testo<br />

dell'iscrizione. In tre casi, accanto al testo è stato aggiunto un commento riguardante l'anno e<br />

/ o il luogo di ritrovamento; si tratta di notizie che troviamo anche nei fogli iniziali del codice<br />

Marucelliano A 77. 85 L'ultima sezione risale al 1745 o 1746, perché i due dati in essa<br />

menzionati si riferiscono a 1743 e 1745. Il contenuto è come segue (le iscrizioni autentiche<br />

sono state sottolineate):<br />

p. 79: Copie di CIL VI 2884 (386), di VI 8763 (403) e di VI 151 (365); ICUR 2686 ( 350 )<br />

p. 80: Falsa CIL VI 3480* (554); CIL VI 20791 ( 300 ) ; copie di VI 22208 (465), di ICUR 575 (513) e di<br />

CIL VI 2940 (387); CIL VI 10766 ( 260 )<br />

p. 81: CIL VI 18121a ( 289 ) ; copie di VI 1452 (378), di ICUR 4493 (521), di CIL VI 28887 (499), di<br />

VI 8499 (399) e di VI 456;<br />

p. 82: Copia di VI 28730; CIL VI 24492 ( 318 ) e CIL X 1089*, 133 ( 256 ) .<br />

Gli altri codici del Diario contengono meno iscrizioni finite a Catania. Il codice<br />

Marucelliano A 244 II, che non ho potuto consultare, contiene le autentiche 350, 351 (ICUR<br />

82 Su Galletti e il suo Diario, vd. CIL VI p. LXIII, Billanovich 1967, 79-80 e ultimamente anche M. Ceresa, DBI 51<br />

(1998) 586-87 (ma senza alcun cenno a questi ludibria iuvenalia di Galletti).<br />

83 Le misure del codice sono 27 x 19. Nel dorso: "DIA/RIO / LAPI/DARIO"; nella copertina, "Galletti / – Galletti<br />

– / – Jscrizioni – / – 1746 –". Il codice è altrimenti integrale, ma del foglio che contiene le pp. 65-66 è stata tagliata<br />

la parte inferiore. Ho studiato il codice in febbraio 2001; colgo l'occasione per ringraziare Don Paolo Lunardon,<br />

Abate di S. Paolo, per questa possibilità.<br />

84 L'abbreviazione usata in questa edizione è "Galletti, Diario (Cod. S. Paolo)".<br />

85 Le notizie riguardano 260 e 289 (= CIL VI 10766 e 18121a): "Ritrovata nel monte Aventino presso S. Balbina<br />

l'anno 1743" (cfr. p. 19) e 521 = copia di ICUR 4493: "Ritrovata l'anno 1745".

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