L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 273
G. Libertini, NSA 1937, 78 e, cfr. 75 [= id. 1981, 124]; Ferrua 1989, 122 nr. 466 (come inedita).
1: TRI[BVS Ferrua.
Le lettere sono assai grandi, ma non si tratta di un frammento di un'epigrafe pubblica,
ma di una lastra funeraria. Il testo era forse metrico, e per questo la cifra 32 fu scritta per
intero. (Meno verosimile mi pare un'indicazione come annos (menses) duo et tri[bus
mensibus (diebus)]). – Datazione: IV-V secolo.
213. Inv. 283 (Sala VI, 91). Magazzino del cortile. Collezione Biscari? (l'Inventario).
Frammento inferiore sinistro di una lastra marmorea inserito in un quadro di gesso. Lato inferiore
lavorato. (8) x (21) x 2,8; alt. lett. 3-2. Forme delle lettere: E, y, 0, P. Punti a forma di virgola per
separare le cifre.
Provenienza: probabilmente Catania. Si tratta di un frammento piccolo in greco (vd. cap. 3.4); poco
importa in questo caso la collezione di provenienza.
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[--- -zhs-]
th iy' [--- -teleut-]
tª prÚ *g' [---]
Inedita.
Datazione: IV-V secolo.
214. Inv. 245 (Sala VI, 53). Magazzino del cortile. Collezione Biscari.
Lastra marmorea mutila in alto. Retro grezzo. (10) x (19) x 3,5; alt. lett. 1,7-2,0. Forme delle lettere: alfa
corsiveggiante (con la traversa dritta o obliqua); delta e lambda corsiveggianti; ∈, Y, O, TT , v. I punti
separano il primo iota nella r. 3.
Provenienza: probabilmente Catania. L'iscrizione, segnalata "in novo Ignatii Paternionis museo" (=
Museo Biscari) a partire da Amico, fu pubblicata tra le catanesi da Kaibel, che non la vide. Visto che
si tratta di un frammento appartenuto alla collezione Biscari già ai tempi di Amico, proviene senza
dubbio dalla zona catanese (cfr. p. 16).
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§teleÊth[se]
tª pr(Ú) iy' kaland(«n)ÉIanouar¤vn.
IG XIV 565 (da Amico e Torremuzza). Amico 1741, 276; Torremuzza 1769 1 , 263 nr. 10; 1784 2 , 281 nr. 10 (da I. Biscari,
cfr. sopra, p. 45; da Torremuzza G. Marini, Cod. Vat. lat. 9074 p. 930 nr. 18); Ferrara 1829, 392 nr. 8. Da Amico e
Torremuzza: CIG IV 9511.
Datazione: IV-V secolo.