L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

274 Kalle Korhonen
215. Inv. 311 (Sala VI, 119). Magazzino del cortile. Collezione Biscari.
Frammento della parte destra di una lastra marmorea, inserito in un quadro di gesso. Lato destro
lavorato. (27) x (32) x tra 1 e 4,5; alt. lett. 1,5-2,2. Forme delle lettere: A, E, M, j, O, TT, L¯, LL|.
Provenienza: probabilmente Catania. Segnalata da Ferrara in un gruppo di iscrizioni conservate "nel
biscariano e trovate in varj tempi a Catania". Sembra che si tratti di ritrovamenti locali; l'eccezione
proveniente da Siracusa non è cristiana (238; cfr. p. 54).
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[--- tÚ]n` kÒsmon ëpanta E+
[--- basil]°vw(?) ka‹ basil¤dow:
[--- ém°m]p`tvw ka‹ ékatagn≈-
[stvw zh]san(?) moi th *i*d', §n
5 [--- ]asa th *k*h': Ùrk¤-
[zv tÚn panto]krãtora ka‹
[tÚn ti m°l]lonta afi«na
[---]+EN énËjai
[--- §ke¤]nvn (?) kat[ã-]
10 [yesin (?) ---]
Ferrara 1829, 382 nr. 4; Libertini 1930, 317 nr. 3 (come inedita); Ferrua 1989, 113 nr. 426; Manganaro 1994, 88 nr. 6,
fig. 9 (con fotografia) (da Ferrua e Manganaro SEG XLIV 765).
1: (fine) "E e un piede di asta dritta" Ferrua; EN` Manganaro. Dopo l'E, segue un'asta verticale o leggermente
obliqua e una traversa, e quindi A, H, R o meno probabilmente K o N. 1-2: ... kÒsmon ëpanta E... / [basil]°vw ka‹
basil¤dow Ferrua ("non intendo"); [ı de›na -- §po¤hsa -] / [--- tÚ]n` kÒsmon ëpanta §n / [tÊmbƒ (nome)]evw ka‹
Basil¤dow Manganaro. 4-5 [∑]san moi th id', §n / [gãmƒ ëp]asa ("invece di ëpanta") Ferrua, [zh]san moi th id' ßn
(?), / [•t°ra plhr≈s]asa Manganaro. 6: Così Manganaro; tÚn y(eÚ)n panto]krãtora Ferrua. 7: Così Ferrua, [--- tÚn
m°l]lonta Manganaro. 8 [tØn sorÚn mh]d¢n' Ferrua, [klhronÒmvn mh]d¢n' Manganaro; ma l'E non è preceduta da un
D, ma da un'asta verticale, e quindi H, I o N (o V). 9-10: Così Manganaro, che aggiunge [µ skul∞sai] all'inizio di 9;
[§gennÆyh tª pr(Ú)] nvn(«n), kat[e-]/[t°yh ...] Ferrua. In effetti, se la minaccia finiva con énËjai, poteva seguire
l'indicazione della data della sepoltura.
La fraseologia dell'epitaffio è molto particolare e il contenuto problematico, anche a
causa della frammentarietà: non possiamo dire né quante righe precedevano in alto, né
quanto manca a sinistra. Comunque, se colgono nel vero i supplementi nelle rr. 6-7, non
possono mancare molte lettere prima di ém°mp`tvw nella r. 3. All'inizio poteva esserci una
sequenza in esametri (assumendo che la terza sillaba in basil¤dow fosse allungata metri causa),
che in ogni caso finiva con la r. 2. Per Manganaro, l'inizio si riferisce alla decorazione di una
tomba, e i defunti sono due, [---]evw (genitivo) e Basil¤w, e il primo visse 14, Basil¤w 28 anni.
Comunque, il suo supplemento alle rr. 4-5 appare troppo forzato; per di più, Basil¤w non è un
nome usato dai cristiani. 210 È attraente l'integrazione [basil]°vw ka‹ basil¤dow, ma l'identità
della coppia di regnanti rimane incerta, e mancano i paralleli. Non siamo ancora ai tempi
delle regine bizantine; se si tratta di un concetto teologico ("il ré e la regina di tutto
l'universo"), il testo è notevole. Non posso integrare le rr. 4-5 in modo soddisfacente. –
Datazione: probabilmente IV secolo o la prima metà del V.
210 Vd. le attestazioni in LGPN I 99, LGPN IIIA 89 e Solin 1982, 1007. Questo caso viene segnalato tra le due
attestazioni catanesi nel LGPN IIIA. L'altro caso catanese, IG XIV 450, cfr. Manganaro 1988, 68 n. 346 (SEG XXXVIII
942) non è molto sicuro, e se non è preromana, è certamente dell'alto impero.