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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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280 Kalle Korhonen<br />

conoscenza dell'ebraico. 2: Dei nomi biblici, Samuel era molto comune tra gli ebrei (vd.<br />

Rutgers). – 3, 12: Il significato di memoria è "monumento", "sepolcro", come nel formulario<br />

attestato a Siracusa, mnhme›on toË de›na / memoria illius (vd. p. 111). In effetti, la traduzione di<br />

Noy come "memorial" non è esatta, "tomb" sarebbe meglio. – Come hanno fatto notare Ferrua<br />

e Solin, il gentilizio della moglie è Lassia, attestato nella prima età imperiale in Campania. 211<br />

La sua apparizione in un epitaffio della fine del IV secolo è alquanto sorprendente. – 4-5:<br />

L'esatta datazione è 21 ottobre; come hanno sottolineato Libertini e Noy, il giorno era un<br />

sabato; quindi la cifra XII dovrebbe essere erronea. – 7: Sulle indicazioni di età delle donne<br />

sposate nelle iscrizioni paleocristiane e giudaiche, vd. G. H. R. Horsley, New Documents<br />

Illustrating Early Christianity IV, Marrickville 1987, 223-27. – 7-8: È particolare la frase cum pace<br />

invece della solita in pace; il significato sarà stato comunque lo stesso, cioè requiescat in pace. –<br />

8-9: Problematica è la frase per victorias, qui (l. quae) imperant. Mi sembra prudente<br />

l'interpretazione di Noy come un riferimento agli imperatori romani (cioè, per victorias<br />

, qui imperant); per Libertini si tratta dei poteri divini che regolano il mondo. – 10: I<br />

patriarchae sono apparentemente i patriarchi di Palestina, importanti in questa epoca, vd.<br />

Millar e Noy. – 11: Con la lettura corretta scompare la parola problematica *licem: si tratta<br />

della Legge divina data agli Ebrei. – 14-15: È notevole la menzione del fiscus, attestata in simili<br />

prescrizioni nell'epigrafia pagana e cristiana. 212 Secondo Noy, "fiscus must be the imperial<br />

treasury, not a local fund". In effetti, questo può essere il caso, anche se il termine fiscus<br />

poteva avere molti significati. 213 L'efficenza di una tale minaccia era certamente molto<br />

grande, perché come ha fatto rilevare P. A. Brunt, le possibilità di intervenire da parte degli<br />

agenti del tesoro imperiale erano notevoli. 214 La somma penale di dieci libbre d'argento è di<br />

un certo rilievo (per paralleli, vd. Noy).<br />

228. Inv. 268 (Sala VI, 76). Magazzino del cortile. Collezione Biscari.<br />

Lastra marmorea inserita in un quadro di gesso. 14,5 x 18 x 2,5; alt. lett. 0,6-2,0. Lettere con apicature.<br />

Forme delle lettere: alfa con la traversa talvolta dritta, talvolta obliqua; ∈, LL, O, P, %, v. Linee guida<br />

per ogni due righe.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. L'iscrizione fu pubblicata da Libertini tra il materiale di origine<br />

incerta del Museo Biscari. In base alla dizione delle rr. 2-4 è molto simile all'iscrizione certamente<br />

catanese NSA 1897, 240 (i) (JIWE I 148). Le altre caratteristiche dell'iscrizione non sono incompatibili<br />

con la provenienza catanese.<br />

ÉIãsvn presbÊterow<br />

mhd¢n zhmi-<br />

≈saw tØn §ntol-<br />

211 Oltre i casi segnalati in Schulze 1904, 359, c'è AE 1988, 872b (ringrazio Olli Salomies per l'informazione).<br />

212 Naturalmente non è un riferimento a fiscus Iudaicus, come afferma Grüll nel suo commento pieno di errori (p.<br />

27).<br />

213 Vd. in linee essenziali P. A. Brunt, JRS 56 (1966) 75-91 [rist. nel suo Roman Imperial Themes, Oxford 1990, 134-<br />

62]. Noy fa cenno a un'iscrizione siracusana con una minaccia simile, CIL X 7136; la lettura è stata corretta da<br />

Manganaro (1989, 183 nr. 63, fig. 68 = AE 1989, 342f), ma comunque si legge solo inferat ar[cae ---], e non sappiamo<br />

come l'arca veniva specificata. La provenienza è incerta, ma non credo che il frammento sia urbano, come alcune<br />

iscrizioni nel Museo di Siracusa provenienti dal Museo Astuto di Noto (ad es. CIL X 7135 + EE VIII 685 = CIL VI<br />

5688, cfr. EE VIII 902, R. J. A. Wilson, ZPE 71 (1988) 161-66 e Manganaro 1989, 195 -96 nr. 91).<br />

214 Brunt, cit. a nota precedente, 82-83 [rist. 147].

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