L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

204 Kalle Korhonen
79. Inv. 234 (Sala VI, 42). Magazzino inferiore. Collezione Biscari (?) (l'Inventario).
Lastra marmorea inserita in un quadro di gesso. Lati superiore e inferiore irregolari, ma interi. 19 x 28 x
tra 1 e 5; alt. lett. 1,7-3,2. Lettere irregolari. Forme delle lettere: A, ∈, TT; forma dell'ipsilon: U a rr. 1 e 3,
V a r. 3; psi con bracci curvi.
Provenienza: Catania (o un altro centro della Sicilia orientale). È inverosimile che la lastra fosse stata
trasportata da Roma nel Settecento e rimasta inedita fino ad oggi; almeno Kaibel l'avrebbe
pubblicata, visto che non si tratta di un'epigrafe con caratteristiche cristiane (vd. p. 64). Non è nota
con certezza la collezione di provenienza, perché i dati dell'Inventario sono spesso erronei. Anche se
il formulario potrebbe essere un indizio della provenienza urbana, per i motivi presentati sopra è
preferibile collocare l'epigrafe tra le siciliane.
Kur¤a
ÉE¢lÜpid¤a
eÈcÊxei.
Inedita.
2: ENPIDIA lapide.
Il formulario con il nome seguito da eÈcÊxei è attestato soprattutto in Egitto, dove, però,
contiene normalmente anche l'età. Nella forma più semplice, senza età, si attesta a Roma
soprattutto nelle iscrizioni pagane, e sporadicamente in Campania e a Marsiglia. 136
Nell'epigrafia funeraria la parola eÈcÊxei viene spesso usata nella clausola eÈcÊxei » de›na,
oÈde‹w éyãnatow. A Catania la frase oÈde‹w éyãnatow è attestata in due iscrizioni (vd. il
commento al nr. 160), ma apparentemente senza eÈcÊxei. – Ho preferito collocare l'epigrafe
tra le pagane, perché mancano i simboli e le frasi cristiani. Sembra databile al III secolo o agli
inizi del IV.
80. Inv. 237 (Sala VI, 45). Magazzino superiore. Collezione Biscari (?) (l'Inventario).
Lastra marmorea di forma irregolare. Retro lavorato, ma non rifinito; superficie corrosa. 20,5 x 24 x 3,4;
alt. lett. 2,3-3,0. Lettere irregolari. Forme delle lettere: A; l'epsilon come un "S" con un tratto
intermedio; j; omicron romboidale; P, S; fi montante e tondo. 3: i punti triangolari separano la cifra.
Provenienza: probabilmente Catania (o un altro centro della Sicilia nord-orientale?). Se l'epigrafe
proviene dalla collezione Biscari – la cosa è dubbia, vista la scarsa affidabilità dell'inventario, e il fatto
che è rimasta inedita (vd. p. 67) – la provenienza urbana è teoricamente possibile, ma inverosimile in
questo caso. In base alla paleografia e al formulario, l'iscrizione dovrebbe provenire dalla Sicilia
orientale, ma escluderei l'angolo meridionale dell'isola, vista l'assenza della coppia di epiteti xrhstÚw
ka‹ êmemptow (vd. p. 124).
ÉEpafrÒeitow
zhsen
th j'.
Inedita.
Il nome del defunto è attestato a Catania e a Siracusa. 137 – Datazione: probabilmente I
secolo, in base alla paleografia e all'aspetto esterno.
136 Roma: IGUR 486, 779, 954, 1138; con un epiteto IGUR 448; tra le iscrizioni cristiane mancano buoni paralleli.
Campania: IG XIV 839 e 876; Marsiglia: 2451. Cfr. IGUR 501, un epitaffio latino con il saluto iniziale xa›re ÉElpid¤a:
xa›re kÊrie, ritrovato nelle vicinanze di Ostia nel 1861.
137 Catania: NSA 1937, 78 [ii]; Siracusa: CIL X 7144; IG XIV 27 = Ferrua 1941, 188-89; IG XIV 106 = NSA 1893, 296
nr. 65 (scritto nello stesso modo, senza il delta).