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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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352 Kalle Korhonen<br />

Iscrizioni giudaiche<br />

363. Inv. 275 (Sala VI, 83) (fr. sin.) e 302 (Sala VI, 110) (fr. d.). Mag. del cortile. Collezione Biscari.<br />

Due frammenti contigui di una lastra marmorea mutila nel lato inferiore destro. I frammenti sono stati<br />

inseriti in quadri di gesso diversi. Parte inferiore non iscritta; la r. 2 è stata spostata a d., perché c'era<br />

una linea precedentemente iscritta nella pietra. 31,5 x 18 (fr. sin.); 15 x 13 (fr. d.); misure complessive<br />

31,5 x 30 x tra 0,7 e 2,2; alt. lett. 3,0-3,2. Forme delle lettere: ∈, y, 0, TT, %. Senza segni divisori.<br />

Provenienza probabilmente urbana. La segnalazione più antica risale a Ferrara, che vide l'iscrizione nel<br />

Museo Biscari e la segnalò tra le catanesi, come tutte le iscrizioni greche (cfr. cap. 1.5.1); Kaibel l'ha<br />

pubblicata tra le iscrizioni pagane catanesi. Comunque, pare fortissima la somiglianza dell'iscrizione<br />

con molti epitaffi dalla catacomba giudaica di Monteverde a Roma. La provenienza dalla catacomba,<br />

conosciuta nel Settecento, fu ipoteticamente proposta da A. Ferrua per il nr. 359; il medesimo ha<br />

proposto che la nostra epigrafe sia giudaica (Ferrua 1958). Per questa iscrizione, la provenienza dalla<br />

catacomba è ancora più verosimile, soprattutto a causa del formulario, la grafia ke›te e l'uso della<br />

parola nÆpiow. 266 Per di più, il nome ÉAst°ri(o)w è attestato nella catacomba e assai frequente a Roma,<br />

ma non in Sicilia. 267 Quindi, mi pare esclusa che l'iscrizione possa provenire da Catania o da un altro<br />

centro siciliano, ma deve provenire dalla catacomba di Monteverde. Anche se non segnalata da<br />

Torremuzza, sembra verosimile che fosse trasportata nel Settecento, durante la formazione della<br />

collezione Biscari (cfr. p. 46).<br />

ÉEnyãde ke›teÉAst°riw<br />

nÆpiow.<br />

IG XIV 461 (Kaibel). Ferrara 1829, 342 nr. 2. – Cfr. Ferrua 1958, 173; id. 1989, 114 nr. 429; Korhonen 2001, 92-93.<br />

Datazione: III–IV secolo.<br />

364. Inv. 541 (Sala VII, 185). Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Lastra triangolare marmorea. Retro liscio. Negli angoli inferiori, candelabri a sette bracci su tripodi;<br />

accanto a quel di destra, una figura conica, forse ethrog o un'anfora (o uno shofar?) (vd. Noy). 20 x 31 x<br />

3,5; alt. lett. 1,1-2,1. La riga 5 è molto stretta. Forme delle lettere: A, ∈, y, O, v. 4, 8: le sopralineature<br />

indicano abbreviazioni nasali.<br />

Provenienza probabilmente urbana. L'iscrizione è stata segnalata nel Museo Biscari a partire da<br />

Torremuzza; Ferrara la pubblicò nella sezione dei catanesi, con il commento "si conserva nel<br />

biscariano, e catanese anch'essa", dopo aver discusso il nr. 117, che non apparteneva alla collezione<br />

Biscari. Un'espressione così inesatta di Ferrara rende la provenienza dubbia (cfr. cap. 1.5.1.2). Ferrua<br />

(ap. Lifshitz) ha proposto che possa essere urbana, dalla catacomba di Monteverde. 268 Noy ha<br />

recentemente preferito la provenienza catanese. Comunque, il formulario del tipo §nyãde ke›tai ı<br />

de›na §t«n … è molto frequente a Monteverde, ma praticamente non attestato a Catania (cfr.<br />

Korhonen 2001). 269 Visto, inoltre, che l'epigrafe al nr. precedente sembra provenire dalla catacomba<br />

266 Vd. Ferrua 1958 e Korhonen. Cfr. JIWE II 38, 115, 116, tutte paleograficamente simili alla nostra, con §nyãde<br />

ke›te + nome + nÆpiow; altre lastre simili: JIWE II 45, 123 e 133 (fotografie in Frey – Lifshitz 1975, n.ri 388, 342 e 326;<br />

406, 344 e 436 rispettivamente); inoltre, JIWE II 8 (Frey – Lifshitz 1975, nr. 305): §nyãde ke›nte / ÉAst°riw ka‹<br />

Nou/mÆniw nÆpia. Tutte le lastre sono senza simboli religiosi e quasi tutte hanno la forma verticale, con la parte<br />

inferiore non iscritta, la forma attestata anche in altre iscrizioni dalla catacomba.<br />

267 Per quanto io so, l'unica iscrizione siciliana con un nome Asteri- è ILTermini Imerese 140, con Asterin (cfr. LGPN<br />

IIIA 81). Catacomba di Monteverde: JIWE II 8 (ÉAst°riw); altre attestazioni urbane, 33 casi, in Solin 1982, 1122-23).<br />

268 Lifshitz scrive "the slab may have come from the Monteverde catacomb, as A. Ferrua was kind to write me";<br />

non specifica gli argomenti di Ferrua.<br />

269 Per Rutgers, l'iscrizione ha "exactly the same formulation" con il nr. 172, ma in quella viene usata la forma

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