L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 393
pcori dvcis anima / beniti in cimitero / viii idvs iv·l·dp·postera / die martvrorvm
Copia di ICUR II 4493; CIL X 1089*, 159. P. Scammacca, Cod. Maruc. A 77 f. 7v (da cui A. F. Gori, Cod. Maruc. A 6
f. 92r); Anonimo (1), Cod. Maruc. A 77 f. 142r; Galletti, Diario (Cod. S. Paolo), p. 81; id., Diario (Cod. Maruc. A 244
II) c. 15 (da Scammacca) (cit. nelle ICUR).
L'archetipo (con Pecori dulcis ecc.) fu conservato nella basilica di S. Maria in Trastevere
nel Settecento (Vettori, Bianchini, Marini).
522. Inv. 491 (Sala VII, 135). Magazzino superiore. Collezione Biscari.
Lastra marmorea. Superficie poco accuratamente levigata; retro grezzo. 17 x 17,5 x 2,5; alt. lett. 2-2,2.
Mano A, ma senza apicature. Scrittura continua.
laetvs celsi/lia·qvintl/ole filiae
Copia di ICUR II 4666; CIL X 1089*, 122. Ferrara 1829, 428 nr. 7.
L'originale è stato segnalato nella basilica di S. Maria in Trastevere a partire dal
Settecento (Maffei 1749).
523. Inv. 536 (Sala VII, 180). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.
Lastra marmorea oblunga. Retro liscio. 12 x 55 x 1,8; alt. lett. 2,5-3,2. Mano B. Spazi come indicato.
ic oqiscetcvtinvs·impa / cf·onorio·acvsto·c·lavr
Copia di ICUR II 4843, framm. a; CIL X 1089*, 83. P. Scammacca, Cod. Maruc. A 77 f. 13v ("marmo ritrovato nelle
fondamenta del Palazzo Cesarini in Roma alla strada de' banchi l'an. 1746") (da cui A. F. Gori, Cod. Maruc. A 6 f.
95r).
L'archetipo è stato segnalato nel monastero di S. Paolo fuori le mura a partire dal
Cinquecento, prima come intero, ma già verso la fine dello stesso secolo diminuito (van
Winghe, Margarini 1654). 276 È notevole che la copia riproduce un testo più estensivo di
quello che, secondo Silvagni (ICUR), è stato letto nella parte sopravvissuta.
524. Inv. 732 (Sala VIII, 79). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.
Lastra marmorea. Retro non rifinito. 26 x 50 x 1,7; alt. lett. 2,7-3,3. Mano A. Spazi tra le parole nelle rr.
1-2, scrittura continua nelle rr. 3-5. Nella parte sinistra un cristogramma (A XR v).
cl·mamertino et fine / vita·conss dvlcissimo / filio petrio qvi vix an xx / m·i d xv d
prip kal sept im pace / vttches pater fecit
Copia di ICUR III 8421; CIL X 1089*, 160. P. L. Galletti, Cod. Maruc. A 77 f. 163r. – Ferrua 1938, 64.
Nel'archetipo il nome del padre è Eutyches; il nome del console Fl. Nevitta è diventato
FINEVITA nella copia. L'archetipo, conservato nel Museo Vaticano ex Lateranense, fu visto
verso la fine del Settecento nella basilica di S. Maria in Trastevere (van de Vivere).
525. Inv. 898 (Sala IX, 77). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.
Visola di terracotta con il bollo antico CIL XV 593. Retro non levigato. 23 x 22 x 3,5; alt. lett. 2-2,7. Mano
B, ma con apicature. 1: La D, incisa sopra la L, è nana. 2: N inversa.
vrsoip'd'lemio / cons·s
Copia di ICUR III 8719; CIL X 1089*, 216. P. Scammacca, Cod. Maruc. A 77 f. 15r (da cui A. F. Gori, Cod. Maruc. A 6
276 Agli autori antichi pertinenti all'archetipo elencati nelle ICUR, c'è da aggiungere P. Puccinelli, Memorie
sepolcrali dell'abbadia fiorentina e d'altri monasteri, s. d., s. l. [prefazione: Fiorenza 1664], 49 nr. 100.