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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 269<br />

IG XIV 544 (da Amico e Torremuzza). Amico 1741, 272 nr. 18; Torremuzza 1769 1 , 188 nr. 134; 1784 2 , 199 nr. 156 (da<br />

I. Biscari, cfr. sopra, p. 45; Ferrara 1829, 354 nr. 2. Da Amico e Torremuzza: G. Marini, Cod. Vat. lat. 9073 p. 785 nr.<br />

4; CIG IV 9483. – Dalle IG: IGCVO 1374.<br />

4: KE Kaibel da Amico. 5-6: Anche tel(eutò) / [tª pr(Ú) - ] kal(and«n) AÈg(oÊstvn) è possibile, ma il verbo<br />

teleutãv non viene abbreviato in altre iscrizioni di Catania.<br />

È notevole la paleografia, con gli epsilon quadrangolari, ma i sigma lunati. – Datazione:<br />

IV-V secolo.<br />

203. Inv. 308 (Sala VI, 116). Magazzino del cortile. Museo Civico.<br />

Frammento centrale di una lastra marmorea inserito in un quadro di gesso. (9) x (11) x tra 1 e 4,5; alt.<br />

lett. 2. Forme delle lettere: ∈, TT, %.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. Si tratta di un frammento piccolo in greco, appartenuto alle<br />

collezioni civiche (vd. pp. 66-67 e cap. 3.4).<br />

------<br />

[--- B]en°r[iow (?) ---]<br />

[--- teleutÆsa]w (?) tª pr(Ú) g`' [---]<br />

[---]+++[---]<br />

------<br />

Inedita.<br />

Il formulario è incerto; a Catania, i verbi sono raramente nelle forme participiali nelle<br />

indicazioni di età. – Quanto al nome del defunto, si potrebbe pensare anche a Venerianus o<br />

Generosus; in ogni caso, il nome era probabilmente latino. – Datazione: IV-V secolo.<br />

204. Senza nr. inv. Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Frammento destro di una lastra marmorea. Retro liscio. (27) x (21) x 5,5 (3 nel margine destro); alt. lett.<br />

3-3,2. Lettere con apicature. Forme delle lettere: alfa con la traversa obliqua; ∈, M, %, v. 2: ME in nesso.<br />

Provenienza: probabilmente Catania (o un altro centro della Sicilia orientale?). Pubblicata da Libertini<br />

tra le iscrizioni di origine incerta del Museo Biscari. La provenienza urbana del frammento è<br />

inverosimile; se non è catanese, potrebbe forse provenire da un'altro centro della Sicilia orientale (cfr.<br />

pp. 121-).<br />

[---d]≈ra, ≤ sem-<br />

[notãth ? --- m]ãmmh (?).<br />

Libertini 1930, 317 nr. 4.<br />

Il formulario è insolito; non mi sembra che ci sia spazio per una frase iniziale, ad es.<br />

§nyãde ke›tai. Il nome sarà ÉIsid≈ra o Yeod≈ra. Alla fine anche émmÆ è possibile; la parola<br />

mãmh si legge anche nell'iscrizione paleocristiana catanese Libertini 1931a, 44 nr. 7 (cfr. Ferrua<br />

1989, 106 nr. 407). – La datazione non può che essere generica: tra il V e l'VIII secolo.<br />

205. Senza nr. inv. Magazzino superiore. Museo Civico.<br />

Frammento centrale di una lastra marmorea. Retro liscio. (9,5) x (12) x 2,8; alt. lett. 3,7-3,8. Linee guida.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. È un frammento piccolo, appartenuto alle collezioni civiche (vd.<br />

pp. 66-67 e cap. 3.4).

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