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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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270 Kalle Korhonen<br />

------<br />

[---]hia<br />

[---]M`<br />

------<br />

Inedita.<br />

Il frammento, probabilmente latino, conteneva forse un nome nella r. 1 (ad es. Eutychia,<br />

Eustathia, Sophia). – Per la forma dell'A, con la traversa spezzata, è databile ai secoli IV-VI.<br />

206. Senza nr. inv. Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Frammento centrale di una lastra marmorea. Retro liscio. (8,5) x (8) x 2,1; alt. lett. 1,4-1,7.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. L'unica segnalazione risale al Mommsen, che collocò il<br />

frammento, conservato allora nel Museo Biscari, tra le iscrizioni urbane. Pare, comunque, preferibile<br />

la provenienza catanese, visto che si tratta di un piccolo frammento (cfr. cap. 3.4).<br />

------<br />

[---]icio[---]<br />

[---]FRE[---]<br />

[---]+E`[---]<br />

------<br />

CIL VI 30629, 4; CIL X 1088*, 406 (Mommsen).<br />

1: ICTO (con lettere più grandi) Mommsen; 3: IS id.<br />

Le lettere di r. 1 possono far parte di un gentilizio o di un cognome come Patricius. – Il<br />

frammento sembra databile dalla seconda metà del III alla fine del IV secolo.<br />

207. Inv. 444 (Sala VII, 88). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.<br />

Frammento superiore sinistro di una lastra marmorea. Retro grezzo. (16) x (12) x 3; alt. lett. 2,7-3.<br />

Lettere profonde.<br />

Provenienza: Catania. "Cavandosi in questi ultimi giorni nella strada fra la chiesa dei PP. Gesuiti e<br />

delle moniali di S. Benedetto" Amico (Cod. Palermo) ("an. circiter 1732 defossum", Amico 1741).<br />

Evidentemente Amico raccolse l'iscrizione nel Museo dei Benedettini; comunque, non fu trovata da<br />

Mommsen.<br />

† Hic r`[equiescit in pa-]<br />

ce bo*n(ae) [memoriae ---]<br />

na, qui v[ixit annis plus min-]<br />

us X[---]<br />

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CIL X 7119 (da Muratori e Amico 1741). Muratori, ms. 18, 224 (da A. Pantò; cit. nel CIL); V. M. Amico, Cod. Bibl.<br />

Comunale Palermo Qq D 203 f. 22r (lettera per A. Mongitore del 2 febbr. 1735); Amico 1741, 232 nr. 4 (da cui<br />

apparentemente Ferrara 1829, 383 nr. 21). – Ferrua 1989, 118 nr. 453 (dalla lapide).<br />

1: HIC REQ Amico e Ferrara, ma REQ è probabilmente un supplemento di Amico, come pensa Ferrua. 3-4:<br />

[vixit plus minus ann]/us Ferrua, meno verosimile, come anche [annis --, mensib]us.<br />

Il formulario è simile all'epigrafe catanese Libertini 1931a, 46 (cfr. Ferrua 1989, p. 107):<br />

Hic re[quiescit in pa]ce bon[ae memoriae …]. Nella r. 1 anche iacet sarebbe teoricamente possibile,

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