L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

168 Kalle Korhonen
aulae vestibulum suspicitur", Amico. Segnalata nel Museo dei Benedettini a partire da Torremuzza.
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IG XIV 502 (Kaibel). Walther 1624 ca., 28 nr. 170; id. 1624 [1625], 8 nr. 37 (da cui Muratori 1739-42, 1098 nr. 7);
Carrera 1639, 280, cfr. 256, che cita O. di Arcangelo, Storia delle cose insigni, e famosi successi di Catania (ms. databile
prima del 1633); 66 J. D. Breval, Remarks on Several Parts of Europe IV, London 1738, 15 (cit. da d'Orville 1764, 577);
P. Burmann, in d'Orville 1764, 577 nr. 6 (da d'Orville); Amico 1741, 238-40; Torremuzza 1762, 175 (dagli autori
anteriori); id. 1769 1 , 52 nr. 36; 1784 2 , 57 nr. 37 (da V. M. Amico, cfr. sopra, p. 45); Biscari 1771, 61 (da cui F. G. (?)
Welcker, Syll. epigr. (?) nr. 164 [cit. da Kaibel; non conosco l'opera]); Ferrara 1829, 277-78; D. Lo Faso Pietrasanta
Serradifalco, Le antichità della Sicilia V, Palermo 1842, 17; CIG III 5727 (da K. O. Müller) (dal CIG: Kaibel 1878, 366
nr. 887). – R. Cagnat, Inscriptiones Graecae ad res Romanas pertinentes I, Paris 1911, 162 nr. 491 (da Kaibel);
Manganaro 1958-59, 15-17, fig. 3 (con fotografia; BE 1959, 541; AE 1959, 24); id. 1994, 97 nr. XI (con fotografia). –
Cfr. Holm – Libertini 1925, 77; Libertini 1937, 17; Wilson 1990, 172, 173, 316 fig. 270.
2: (il P): "carved as an eta and then altered to a pi" erroneamente Wilson. 8: IRDIO%:LIZEIBRO Walther 1624
ca., IROIIO%LIZEBRO id. 1624 [1625]; IR...OELIZEBIRO Amico; R%I%M7EIBR% Müller, le parti superiori di
IR%IIIO%AIZEIBRO Kaibel, [p]rÒmow é(e)‹ z(∞)i bro/[to›sin] Manganaro 1958-59, IIIM`O%IG%IB`R`O` id. 1994 ([p]rÒmow H.
Röhl ap. Kaibel, 67 ma non c'è un M prima di OS).
L'iscrizione, purtroppo frammentaria, è un notevole esempio dell'epigramma onorario
tardo in greco, ma. Fu applicata originariamente su una base di statua (cfr. la descrizione di
Arcangelo del monumento intero), 68 collocata apparentemente nel teatro o nell'Odeon. È
possibile che il monumento abbia compreso anche un'iscrizione latina, con più esatte indicazioni
del nome e della titolatura. 69 Quindi, il rango dell'agonoteta rimane incerto. Il primo
elemento della sua formula onomastica, Zvsimian¤dhw, sarebbe molto particolare come nome,
perché derivato da Z≈simow con due suffissi, -ianÒw e -¤dhw (cfr. LGPN IIIA 190). Quindi, il
secondo suffisso deve indicare la filiazione, come nella poesia epica: sarà stato un Severus
(Seb∞row) figlio (o discendente) di Zosimianus (ZvsimianÒw) (così anche Holm – Libertini). –
Questa è l'unica attestazione della carica di agonoteta in Sicilia; è notevole che compaia in
un'iscrizione così tarda. 70 Non è conosciuta l'esatta natura degli "agoni" in questione; doveva
trattarsi di uno spettacolo anfiteatrale e / o circense. Mentre in Oriente si usava la forma
66 Sull'opera, vd. p. 48.
67 Kaibel riferisce a H. Röhl, "Jahresberichte über die griechische Epigraphik 1878-1882", Jahresbericht über die
Fortschritte der classischen Altertumswissenschaft 32 (1882) [1884] 1-154, che contiene un resoconto della sua opera
(Kaibel 1878), ma il nr. della p. indicato da Kaibel, "131", è erroneo. Non ho trovato il riferimento.
68 La traduzione di Wilson è erronea: "the famous city [has] appointed …"; én°yhke significa che fu innalzata una
statua.
69 Cfr. ad es. IG XIV 14 = CIL X 7125 da Siracusa, dedicata a Perpenna Romanus, v. c., consularis: nella parte greca
la posizione non viene indicata e dei due nomi soltanto Romanus.
70 Per un agonoteta a Napoli tra la fine del III e inizi del IV secolo, cfr. CIL X 1487.