18.06.2013 Views

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2.1.2.2. I luoghi di ritrovamento<br />

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 75<br />

Una gran parte delle iscrizioni pubbliche delle quali è conosciuto il luogo di ritrovamento<br />

sono state scoperte nel teatro. 308 Comunque, è difficile dire quante di queste epigrafi furono<br />

collocate nel teatro anche originariamente. Almeno due furono trovate sicuramente in un<br />

contesto di riutilizzo. 309 Nei restauri tardoantichi, iscrizioni della prima età imperiale<br />

potevano essere collocate anche in posti ben visibili. 310 Un luogo più naturale per la<br />

collocazione delle iscrizioni pubbliche sarebbe il Foro. Evidentemente, il Foro di Catania si<br />

trovava non lontano dal teatro, tra le odierne vie Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Una parte<br />

delle strutture del Foro sono state identificate negli ambienti sotterranei di S. Pantaleo, a 200<br />

m circa a sud-ovest dal teatro. È possibile che il Foro si estendesse a nord di Via Vittorio<br />

Emanuele II, fino al sito dell'odierna chiesa di S. Agostino (Fig. 2, nr. 4). 311 In effetti, due<br />

frammenti provengono proprio dalla Via di S. Agostino. 312 Inoltre, il frammento 39 di<br />

un'iscrizione grande, forse onoraria, visto da Carrera nella "casa d'Horatio Tornambene posta<br />

presso il Collegio de' Padri Gesuiti", proviene evidentemente dalla stessa zona. Da una zona<br />

più ad ovest proviene il frammento di un'iscrizione edilizia, evidentemente di una certa<br />

grandezza, 313 trovato con frammenti di marmi colorati nella zona S. Agata alle Sciare – Porta<br />

della Consolazione.<br />

La Cattedrale di Catania, dedicata a S. Agata (Fig. 2, nr. 10), le prime fasi della quale<br />

risalgono all'età normanna, fu costruita almeno in parte utilizzando le rovine delle Terme<br />

Achilliane (Fig. 2, nr. 6). Alcuni frammenti della grande iscrizione edilizia relativa all'edificio<br />

(nr. 11) furono trovati praticamente in situ. Dalle vicinanze abbiamo anche l'epigrafe perduta<br />

CIL X 7018, due frammenti dell'iscrizione di Iulius Paternus (22) e il frammento di<br />

un'iscrizione simile (da Via Dusmet). 314 Iscrizioni provengono anche dalle vicinanze del<br />

convento dei Benedettini (Fig. 2, nr. 7). 315<br />

L'anfiteatro di Catania era situato non lontano dalle mura settentrionali della città.<br />

Quindi, non possiamo dire se le iscrizioni nr. 21, da S. Agata la Vetere (adesso "al Carcere") e<br />

Manganaro 1989, 172 nr. 40 (AE 1989, 341 j), da Piazza S. Domenico, furono collocate<br />

nell'anfiteatro o se si tratta di lapidi riutilizzate nelle tombe. Quest'ultima fu certamente la<br />

sorte di alcune altre epigrafi ritrovate a Piazza Stesicoro, 316 a Via Consoli, 317 o ancora più<br />

308 Sono il nr. 7, la base con le epigrafi 12 e 40 e i n.ri 18 e 41; Manganaro 1961, 195, fig. 20; id. 1989, 176 nr. 51, 177<br />

n.ri 52 e 54 (= AE 1989, 341 o, p, q); NSA 1923, 412 (AE 1984, 438). Dal teatro proviene anche il rilievo iscritto<br />

Manganaro, cit. 177 nr. 53. Qui si deve anche sottolineare che per l'iscrizione frammentaria Ferrua 1982-83, 28 nr.<br />

100 = Manganaro 1989, 173 nr. 44, fig. 48, è senz'altro preferibile la lettura di Ferrua; non si tratta di un'iscrizione<br />

pubblica, ma di un epitaffio tardoantico.<br />

309 Nr. 18 e NSA 1923, 412 (AE 1984, 438), che serviva come copertura di un sepolcro tardo.<br />

310 Così il frammento inedito che ho segnalato a nota 290.<br />

311 Vd. Holm – Libertini 1925, 48-49, con una pianta ristampata dai posteriori, e la discussione essenziale di<br />

Wilson (1988, 125 e 1990, 51); cfr. Pace 1935-1949, II, 356 e F. Coarelli, in Coarelli – Torelli 1984, 330-31. La<br />

datazione proposta da Wilson per le strutture è tra seconda metà del I e gli inizi del II secolo.<br />

312 CIL X 7029 e NSA 1923, 412.<br />

313 CIL X 7035 (vd. n. 293).<br />

314 Manganaro 1959b, 157-58.<br />

315 CIL X 7036; Manganaro 1989, 172 n 43 (AE 1989, 341m).<br />

316 CIL X 7027 – ma non è esclusa che fosse funeraria – e 7044.<br />

317 42 e NSA 1956, 177, fig. 13.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!