L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

178 Kalle Korhonen
[---]cì`lio St[---]
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CIL VI 10614; CIL X 1088*, 8 (Mommsen). – Manganaro 1988, 39; id. 1989, 170 nr. 36, fig. 38 (con fotografia, come
inedita e catanese) (AE 1989, 341f). – Cfr. Haensch 1997, 162, 480 nr. B III 7 (con testo da Manganaro).
1: AE SIC, e quindi provinci]ae Sic[iliae Manganaro. 2: MO·M H Mommsen, che non segnala il solco. 3: ILIC
Manganaro, integrata in v]ilic(us) st[ationis. All'inizio, l'estremità superiore di una C (o di una G) è appena visibile
(è in basso rispetto alle parti superiori delle lettere seguenti, e quindi non è una lettera con un'asta verticale).
Visti il contenuto e la grandezza delle lettere, il frammento appartiene senza dubbio ad
un'iscrizione importante. Purtroppo il contenuto non è chiaro. I supplementi di Manganaro,
che permettevano un collegamento con l'amministrazione provinciale, si basavano su letture
erronee. Nella r. 1 si legge un gentilizio come Aelius, Caelius o Laelius, probabilmente al
dativo; nella r. 3 una combinazione del gentilizio e cognome, ad es. Acilius Strabo o Caecilius
Statius, nello stesso caso. In base alle misure delle lettere non sembra che si tratti di
un'iscrizione analoga al frammento dell'albo coloniale (nr. 26). 98 Integrazioni possibili sono
ad es. optimo Ma-, oppure domo Ma-, se le lettere non fanno parte di due cognomi diversi. –
Datazione: I secolo – prima metà del II.
37. Inv. 335 (Sala VI, 143). Magazzino del cortile. Collezione Biscari.
Frammento centrale di una lastra marmorea, inserito in un quadro di gesso. (33) x (27) x (tra 1-6); alt.
lett. 7,7-7,5. Linee guida.
Provenienza: probabilmente Catania. Segnalata nel Museo Biscari da Mommsen, che collocò il
frammento tra le iscrizioni catanesi, senza indicare il motivo. In effetti, soprattutto in base alla
frammentarietà (cfr. cap. 3.4), è preferibile la provenienza catanese.
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[---]+ibus [---]
[--- prin]cipum [---]
[---]iani et [---]
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CIL X 7034 (Mommsen). – Manganaro 1988, 54; id. 1989, 167 nr. 31, fig. 31 (con fotografia) (AE 1989, 341a); Eck
1996a, 249-50; id. 1996b, 121.
Se c'erano righe in alto, lo spazio tra quelle e la prima riga conservata era più grande che tra 1-3. 1:
[TEMPO]RIBVS Mommsen, TRIUMPHA]LÌBVS Manganaro, Eck., ma sono molte le possibilità per la prima
lettera: C, E, G, I, L, M, N (ad es. omnibus); R è impossibile. 2: LIPVM è possibile in teoria, ma non permette
un'integrazione. 3: ]IÀNI ET` [ Manganaro, ma la lettura è certa. Manganaro integra: [--- triumpha]libus [ornamentis]
/ [honoratus, comes prin]cipum [Imp. Caes.] / [---? Tra]iani et [Hadriani ---] (oppure, Divi Vespas]iani et [Titi ---]).
La lettura erronea di Mommsen permetteva un'integrazione che riportava nell'ambito
tardoantico: Temporibus --- / principum / ]iani et ecc.; veniva confermata dalla sua datazione
delle lettere: "aetatis labentis". La lettura corretta rende l'integrazione più difficile. Nella r. 2
[prin]cipum è molto verosimile (sono da escludere mancipum e municipum). Seguono, quindi, i
nomi di due o più imperatori. Il supplemento di Manganaro sarebbe molto attraente,
permettendo un collegamento con Sosius Senecio (cos. 99 e 107; cfr. nr. 14), che ebbe gli
ornamenta triumphalia da Traiano (vd. Eck). Comunque, se la sua integrazione coglie nel vero,
98 I due consoli menzionati erano, inoltre, suffetti, il primo nel 71, il secondo nel 105, vd. A. Degrassi, I Fasti
consolari dell'Impero romano (Sussidi eruditi 3), Roma 1952, 20 e 32.