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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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264 Kalle Korhonen<br />

nr. 6) o abbreviato (IG XIV 531; Orsi 1893, 389 [v]: §n Xr(ist)“; IG XIV 535: §n X(rist)“). Lo<br />

troviamo, inoltre, in molte iscrizioni siracusane. 203 Qui, il formulario sembra G3a, attestato<br />

meglio nelle iscrizioni pagane. – Datazione: probabilmente il IV secolo.<br />

193. Inv. 580 (Sala VII, 224). Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Lastra marmorea mutila a destra. Retro liscio; lati irregolari. Il testo era forse riquadrato da una cornice<br />

dipinta. 19,5 x (24) x 3,7; alt. lett. 1,1-2,5. Lettere irregolari. A con la traversa spezzata. Nelle F, P e T il<br />

lapicida ha inserito un piedino destro, e quindi è impossibile distinguere tra E e F; la T ha quasi la<br />

forma del sigma quadrangolare (L¯), con il braccio sinistro brevissimo. Forma del cristogramma: –P,<br />

retroverso.<br />

Provenienza: Catania. "[Catanae] effossa anno 1768" (Torremuzza); "trovata nel 1768 fu acquistata da<br />

Biscari. È poco conservata", secondo Ferrara.<br />

Infas Pyrrus [--- vixit ann- ---]<br />

et menses III; rec[essit in pace (?)]<br />

III Idus Septem[bres ---].<br />

(chrismon)<br />

CIL X 7117 (Mommsen). Torremuzza 1769 1 , 254 nr. 48; 1784 2 , 272 nr. 53 (da I. Biscari); Ferrara 1829, 377 nr. 2.<br />

1: INFAS o INEAS lapide (vd. sopra) "scilicet infans" giustamente Mommsen. 2: Integrata da Mommsen (la<br />

C in REC è certa); è meno verosimile una variante grafica di requiescit, un verbo usato in IG XIV 7113 per indicare<br />

apparentemente la data della morte.<br />

Datazione: IV-V secolo.<br />

194. Inv. 261 (Sala VI, 69). Magazzino del cortile. Museo Civico.<br />

Lastra marmorea mutila ai lati, inserita in un quadro di gesso. Lato superiore liscio. 27 x (25,5) x tra 1 e<br />

5; alt. lett. 1,2-3,0. Forme delle lettere: alfa con la traversa spezzata; ∈, M, O, TT , %; ipsilon talvolta<br />

corsiveggiante; fi tondo.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. Si tratta di un frammento appartenuto alle collezioni civiche (vd.<br />

pp. 66-67 e cap. 3.4).<br />

[--- mht]°ra mou ¢ÑRÜouf›na`[n ---]<br />

[---] ÑHsÊxiow zÆsa[w ---]<br />

[--- ±gor]Æsato aÈto[---]<br />

[---]pãnta t[---]<br />

5 [---]UTA oÔn S[---]<br />

[---]GIA<br />

Inedita.<br />

1: MOUIOUF- lapide; qui ci si attende un nome (non sono attestati nomi con ÉIoufin- / Iufin-). Il lapicida ha<br />

dimenticato l'occhiello del R.<br />

Il frammento sembra parzialmente metrico (rr. 1-2). – Ci sono del nome ÑHsÊxiow in<br />

Sicilia, nelle iscrizioni cristiane di Siracusa. 204 – Datazione: IV–V secolo.<br />

203 Oltre a RQA 10 (1896) 38 nr. 67 menzionata sopra, vd. ad es. RPAA 22 (1946-47) 238 nr. 48, RQA 10 (1896) 23<br />

nr. 29, e anche NSA 1895, 505 nr. 226 (§n XR%).<br />

204 Nuovo Didaskaleion 4 (1950) 60 nr. 11 (= Barreca nr. 395, segnalata separatamente nel LGPN IIIA, p. 197); vol. 6<br />

(1956) 55-57 nr. 10. Anche se la grafia nella prima è HSUXIS, tutte e due sono da collocare sotto ÑHsÊxiow.

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