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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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122 Kalle Korhonen<br />

per le iscrizioni siracusane, C. Gaetani (vd. p. 48); la stesura finale della sua Raccolta d'antiche<br />

iscrizioni siracusane sembra risalire al 1780 ca. 483 Contiene un'iscrizione conservata nel Museo<br />

Biscari, il luogo di ritrovamento della quale viene trascurato da Torremuzza. Anche se non<br />

possiamo sapere se il Gaetani ebbe la notizia di ogni epigrafe trovata a Siracusa alla sua epoca,<br />

sembra inverosimile che le epigrafi siracusane non conosciute da Gaetani fossero molte.<br />

Ho, quindi, proposto la provenienza siracusana come possibilità alternativa in pochi casi.<br />

Prendiamo in considerazione tutte le epigrafi siciliane del Museo Biscari con il luogo<br />

di ritrovamento indicato dagli autori, pubblicate per la prima volta nella seconda edizione di<br />

Torremuzza, o nell'opera di Ferrara (1829), o da Mommsen o Kaibel. Le notizie sono poche;<br />

alcune provengono da Catania, altre da Agira, Messina, Paternò e Taormina. 484 Torremuzza,<br />

che pubblica tre di queste ultime, indica per ciascuna la provenienza; anche per 236, tutti gli<br />

autori che lo riportano indicano la provenienza. Nella discussione di Ferrara (p. 54), ho accennato<br />

alla sua sezione "Iscrizioni di vario genere che conservansi in Catania", che contiene<br />

proprio iscrizioni ritrovate nei luoghi sopra menzionati, e due siracusane, delle quali per una<br />

sola Ferrara indica il luogo di ritrovamento. Ma come scrive lo storico stesso, "molte sono di<br />

Catania". Alle epigrafi di altre città si può aggiungere 235, rimasta inedita fino a Libertini<br />

(1930), di cui sappiamo, in base alla testimonianza di Amico, che proveniva da Còmiso.<br />

Insomma, ritengo verosimile che almeno per la maggior parte delle iscrizioni che non<br />

provenivano dagli scavi dello stesso Biscari, veniva registrata e diffusa la notizia della<br />

provenienza, forse anche indicata ai visitatori del Museo Biscari. Qui si può anche segnalare il<br />

fatto che la quantità del materiale epigrafico ritrovato certamente a Catania è nettamente più<br />

grande degli altri centri della Sicilia nord-orientale. Per quel che concerne, poi, Siracusa, la<br />

sua cultura epigrafica è in certi aspetti diversa da quella catanese o da quella degli altri centri<br />

della Sicilia nord-orientale (vd. p. 124). Per questi motivi, ritengo verosimile che il flusso delle<br />

epigrafi provenienti da altri luoghi sia probabilmente stato piuttosto marginale. In questa<br />

edizione, delle iscrizioni segnalate da Torremuzza soltanto nella seconda edizione, e da<br />

Ferrara nella sezione suddetta, alcune vengono considerate probabilmente catanesi, altre<br />

probabilmente catanesi o provenienti da un altro centro della Sicilia orientale.<br />

3.2. I formulari delle iscrizioni<br />

I formulari attestati nelle iscrizioni pagane e cristiane di Catania sono stati presentati sopra,<br />

nei capitoli 1.3–1.6. Nelle iscrizioni pagane greche e latine il formulario più comune è quello<br />

denominato G4 nelle greche e L4 nelle latine, con una presenza di 33%-40% ca. nel materiale<br />

(vd. p. 87 e 98). Per sapere se la presenza di questo formulario può essere utilizzata come un<br />

argomento riguardante la provenienza dell'epigrafe, ho studiato 400 epigrafi pagane latine di<br />

Roma, dividendole nelle stesse categorie che ho usato per Catania. Sono stati analizzati due<br />

campioni di duecento epigrafi intere, il primo da CIL VI 16900 a 17136, 485 il secondo da CIL<br />

VI 28900 a 29137. Il primo gruppo contiene un certo numero di Domitii e Egnatii, il secondo<br />

483 Vd. Sgarlata 1993 [1996], 71-73.<br />

484 Da Catania provengono le iscrizioni ai n.ri 26 (CIL X 7025), 32 (7085) e 132 (7094), trovate nel 1773 e 1776. C'è,<br />

inoltre, il gruppo di ritrovamenti locali segnalato da Ferrara (vd. p. 54). Dalle altre località provengono IG XIV 588,<br />

nr. 236 di questa edizione, nr. 237 = CIL X 7013 e nr. 241 = IG XIV 439.<br />

485 È stata esclusa CIL VI 16999 perché termitana, cfr. Korhonen 2001, 98-102.

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