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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 287<br />

cognome del dedicante, Donatus, potrebbe essere indizio di un'origine africana. 230 – L'epigrafe<br />

sembra databile dalla seconda metà del I secolo alla fine del II, in base alla paleografia e<br />

alla decorazione.<br />

SIRACUSA<br />

(vd. anche i n.ri 8, 95, 182 e 183)<br />

238. Inv. 267 (Sala VI, 75). Magazzino del cortile. Collezione Biscari.<br />

Frammento centrale di una lastra marmorea, ora inserito in un quadro di gesso. (15,5) x (21) x (tra 1 e<br />

4); alt. lett. 4-3. Forme delle lettere: A, E, M, 0, TT, S. Punti triangolari prima di EK a r. 2 e dopo l'ultima<br />

lettera a r. 3 (la foglia di edera indicata da Kaibel non c'è).<br />

Provenienza: "mi fu comunicato dal Signor Principe di Biscari, cui da Siracusa era stato trasportato"<br />

(Gaetani). Segnalata nel Museo Biscari anche a partire da Torremuzza. (Inclusa erroneamente da<br />

Ferrara in un gruppo di iscrizioni del Museo Biscari "trovate in varj tempi a Catania"; cfr. p. 54.)<br />

------<br />

[---]+N+++[---]<br />

[--- l¤]pèw (?) ktupa ga¤`[aw (?) ---]<br />

[--- p¤]s`tin di°neima [---]<br />

[---]N §mØ parãkoi[tiw ---]<br />

5 [zhsaw b]iÒtoio th [---]<br />

------<br />

IG XIV 58 (Kaibel). Gaetani, Raccolta ms. f. 70r [Sgarlata 1993 (1996), 157 nr. 98, cfr. 192]; Torremuzza 1769 1 , 263 nr.<br />

9; 1784 2 , 281 nr. 9 (da C. Gaetani); id. 1769 1 , 264 nr. 13 e 1784 2 , 282 nr. 13 (da I. Biscari, cfr. sopra, p. 45; sole righe 2-<br />

4); G. M. Capodieci, Iscrizioni di Siracusa (ms. Bibl. Alagoniana di Siracusa), f. 65r (cit. da Sgarlata, p. 192]; Ferrara<br />

1829, 384 nr. 9. – Libertini 1930, 317 nr. 2 (come inedita). Cfr. Manganaro 1994, 92 n. II.<br />

1-2: [éndr‹ d¢ s∞w morf∞w trissoÁw l¤]pew ktupa a›[daw Kaibel, che comunque lesse EKTUPAIA+. Alla fine<br />

di r. 2 anche GAT è possibile; dopo, sembra seguire uno spazio, con lettera coperta dallo stucco. Comunque, perché<br />

si possa leggere pa›[daw, le lettere PA dovrebbero essere in nesso; sembra preferibile ga¤[aw, come mi ha proposto<br />

G. Salmeri. 3: Il supplemento è di Kaibel; della S si vede solo una piccola parte. "DIENI/IMA" Kaibel (DIENTIMA<br />

Libertini). 4: PEMH, 5: ET Kaibel; il supplemento è mio.<br />

È purtroppo frammentario questo epigramma funerario in esametri. Non conosco altre<br />

attestazioni di ktupon negli epigrammi; come sostantivo, significa "rilievo", "abbozzo". Se si<br />

accetta l'integrazione qui proposta, il significato potrebbe essere "il mondo terreno". – Il ni<br />

nella r. 4 potrebbe essere la fine del nome della defunta. – Datazione: II secolo – prima metà<br />

del III.<br />

239. Inv. 260 (Sala VI, 68). Magazzino del cortile. Collezione dei Benedettini.<br />

Lastra di pietra calcarea. Superficie non levigata. 22,5 x 23,5 x tra 1 e 4,5; alt. lett. 2,5-1,5. Forme delle<br />

lettere: alfa con la traversa dritta o spezzata; E; theta e omicron romboidali; M, TT, S. Punti tondi.<br />

Provenienza: segnalata da Gaetani tra le iscrizioni siracusane, con il commento "passò in Catania nel<br />

collegamento dell'iscrizione con la legittimazione della romanizzazione dell'isola.<br />

230 : Il cognome, che corrisponde a un nome punico, fu particolarmente comune in Africa (vd. Kajanto 1965, 18, 76,<br />

298 e R. Syme, Historia 27 [1978] 588-98 = id., Roman Papers III, Oxford 1984, 1105-12). Comunque, è attestato a<br />

Roma dall'epoca augustea in poi, vd. Solin 1996, 113.

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