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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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192 Kalle Korhonen<br />

D(is) M(anibus) s(acrum).<br />

L(ucio) Arrio<br />

Herme,<br />

vixit<br />

5 mens(es) *V,<br />

dies XXV,<br />

f(ecit) b(ene) m(erenti)<br />

Charito<br />

ver-<br />

10 nae suo.<br />

Manganaro 1989, 171 nr. 39, fig. 43 (con fotografia) (AE 1989, 341i).<br />

3: Cioè, Hermae.<br />

Il formulario è L5; come di solito a Catania, della frase che indica l'età manca il pronome<br />

relativo. – Il gentilizio Arrius è attestato a Catania anche in CIL X 7047-7048, 59 e 60. – Charito<br />

era più verosimilmente un uomo (gr. Xar¤tvn) che una donna (Xarit≈); il nome femminile<br />

risulta raro (cfr. LGPN IIIA 474; Solin 1982, 451). Visto che fu il patrono del defunto, il suo<br />

prenome e il gentilizio risultano nel nome completo del liberto. – Per la modanatura, c'è un<br />

parallelo assai simile nel Museo Civico, nr. 245, collocato qui tra le iscrizioni di provenienza<br />

incerta (Catania o Roma). – Datazione: fine del I secolo – II secolo.<br />

59. Senza nr. inv. Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Frammento della parte superiore di una lastra marmorea. Campo epigrafico ribassato e riquadrato da<br />

una cornice semplice, che si conserva in alto. Superficie corrosa; retro liscio. (11) x (11) x 3,0; alt. lett.<br />

2,8.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. La segnalazione più antica del frammento risale al Mommsen,<br />

che lo vide nel Museo Biscari e lo collocò tra le iscrizioni urbane. Credo che si tratti di un'iscrizione<br />

catanese, soprattutto perché è un frammento (cfr. cap. 3.4), forse con il gentilizio Arrius, che era ben<br />

attestato a Catania (vd. al nr. 58).<br />

D(is) [M(anibus) s(acrum)?]<br />

[---?] Arria[---]<br />

[---?]MÈ`+[---]<br />

------<br />

CIL VI 12384; CIL X 1088*, 45 (Mommsen).<br />

3: \ATE (parti superiori) Mommsen. Non è chiaro se c'erano altre lettere a sinistra.<br />

Vista la collocazione della lettera D dell'invocazione, non sembra che possano mancare<br />

lettere a sinistra, anche se la lastra è mutila; quindi, il nome della persona defunta sarebbe<br />

Arria o Arrianus/-a. – Datazione: seconda metà del I secolo – II secolo.<br />

60. Inv. 608 (Sala VII, 252). Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Lastra marmorea mutila a destra. Retro liscio, lati irregolari. 22,5 x (13,5) x 2,6; alt. lett. 1,9-3,0.<br />

Caratteristiche corsiveggianti (M e N; A a r. 6). Punti nelle rr. 1 e 3.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. La segnalazione più antica risale a Torremuzza, che riporta

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