L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 179
il formulario era molto particolare, perché normalmente principes viene riferito ai co-reggenti;
qui si tratterebbe di un imperatore e del suo successore. Per di più, almeno nel II secolo una
frase come "comes p r i n c i p u m Imp. Caes. Traiani et [---] Hadriani" sembrerebbe assurda: perché
non bastano i nomi? 99 La datazione delle lettere, che presentano qualche irregolarità, è
difficile. In ogni caso, credo che l'arco cronologico plausibile si estenda dalla metà del II
secolo alla fine del III.
38. Inv. 436 (Sala VII, 80) (fr. inf.). Magazzino superiore. Museo Civico.
Due frammenti combacianti della parte destra di una lastra marmorea. Retro e lato destro lisci.
Superficie leggermente corrosa. (28,5) x (38,5) x 1,3-3,0 (più spesso in alto); alt. lett. 2,2-3,0. Forme
lievemente corsiveggianti (A, M, N). G con la coda. 2: AV in nesso. Punti per separare le cifre.
Provenienza: Catania. Pubblicata da Libertini tra "titoli ... casualmente rinvenuti negli ultimi due o tre
anni in diversi punti della città, ma soprattutto nella parte nord-occidentale di essa, nei pressi di S.
Maria di Gesù".
[D(is) M(anibus) s(acrum). (?)]
[---]ianus Aug(usti)
[lib(ertus)] tàbul(arius) vixit an-
[n]is XXII, mensib(us) II,
5 dieb(us) XI; uxor et
[fr]a`t`rès [pii]ssimo
[---]+
Libertini 1931a, 47 nr. 1, cfr. p. 39 (AE 1933, 28) [= Libertini 1981, 97]. – Cfr. Manganaro 1988, 38; Haensch 1997,
162, 480 nr. A II 3.
4-5: MENSIBVS, DIEBVS Libertini. 5-6 VXOR (et filius) / PATRI PIISSIMO id.; ma le parti superiori delle
lettere conservate alla r. 6 non confermano la sua lettura, e credo che sia erronea.
L'epitaffio è importante per la menzione dell'ufficio di tabularius. Se non si tratta di un
tabularius municipale o privato, il nostro fu un ufficiale del procurator patrimonii, la cui sede
nella provincia di Sicilia è incerta (vd. Haensch). Le altre menzioni di tabularium o tabularius
nei documenti siciliani sono state raccolte da Manganaro. Il defunto è l'unico Augusti libertus
dichiarato nelle iscrizioni catanesi. – In base allo spazio disponibile, il defunto non porta il
gentilizio, ma soltanto il cognome. 100 – Daterei l'iscrizione al II secolo o agli inizi del III.
39. Inv. 334 (Sala VI, 142). Magazzino del cortile. Collezione Biscari.
Frammento centrale di una lastra marmorea inserito in un quadro di gesso. Superficie corrosa. Si
conserva apparentemente il lato inferiore. (37) x (40) x tra 3 e 8; alt. lett. (7,5) / 6-6,5. 3: punto
triangolare dopo ILLIO. Carrera dice di aver visto due frammenti (vd. sotto); quello di sinistra è
andato perso.
Provenienza: Catania. "Quasi trent' anni sono, una Spiritata in Catania disse, che la casa d'Horatio
Tornambene posta presso il Collegio de' Padri Gesuiti dalla parte di Tramontana nel Quartiere di S.
Margarita fu il palazzo del Re Orione ... hoggi vi si vede un marmo, che tiene impresse tre voci con
grosse lettere" (Carrera, p. 15); "questa pietra si ritrova rotta nel mezzo in due pezzi, ma senza danno
99 Nelle banche dati epigrafiche non ho trovato paralleli per il nesso comes principum.
100 Per un elenco dei nomi degli schiavi in -ianus a Roma, vd. Solin 1996, 672.