L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

230 Kalle Korhonen
Provenienza: Catania. "Effossa anno 1768" (cioè, a Catania), Torremuzza, che segnala l'iscrizione nel
Museo Biscari.
D(is) M(anibus) s(acrum)
[P(ubli) ?] Sextili Severi;
P(ublius) Sextilius Stephanio
patri piissimo,
5 vixit annos LX.
CIL X 7089 (Mommsen). Torremuzza 1769 1 , 154 nr. 50; 1784 2 , 163 nr. 57 (da I. Biscari, cfr. sopra, p. 45); Ferrara 1829,
363 nr. 1.
Il formulario è L5, con il nome del defunto al genitivo. – Datazione: fine del I – II secolo.
129. Inv. 845 (Sala IX, 24). Magazzino superiore. Collezione Biscari.
Cinerario marmoreo senza coperchio (quest'ultimo si conservava ancora nell'epoca di Carrera). Fronte
liscia; sui lati, palmette semplici e protomi di ariete (solo negli angoli di dietro) in bassorilievo. Retro
grezzo. 21,5 x 36,5 x 27; alt. lett. 1,7-2,5. Forme delle lettere: A; delta con braccio in alto; ∈, m, O, %; fi
montante e tondo. 4: ipsilon montante.
Provenienza: Catania. "Recens reperta in vinea la Mura" Walther; "ritrovato, quasi quindici anni sono,
in una vigna preßo le mura della città" Carrera. Vista "in foro Merceri seu Mercati-Lunae, apud Vinc.
Maioranam" da Walther; "hoggi nel muro della Loggia stà posto" (Carrera). Segnalata nel Museo
Biscari a partire da Torremuzza.
Sos¤& ÉElãt˙
glukutãt˙
ÉAfrode¤siow
sÊmbiow.
IG XIV 504 (Kaibel). Walther 1624 [1625], 9 nr. 45; Carrera 1639, 282 (da Walther e Carrera Amico 1741, 246 nr. 1); I.
Biscari, "manoscritto sugli antichi sarcofagi" (perduto, cit. da Libertini); id. 1781, copertina (disegno); Torremuzza
1769 1 , 142 nr. 43; 1784 2 , 149 nr. 50 (da I. Biscari, cfr. sopra, p. 45); Ferrara 1829, 345 nr. 1; CIG III 5706 (da K. O.
Müller). – Libertini 1930, 73 nr. 152, tav. XL.
Poche urne sono state ritrovate a Catania. Il formulario non è molto comune (G5); anche
se teoricamente potrebbe trattarsi di due nomi al nominativo, è verosimile che il primo sia al
dativo, soprattutto per l'attributo glukutãth. – Per il gentilizio Sosia, la defunta può essere
una liberta della famiglia senatoria dei Sosii. Il suo cognome ÉElãth non è comune; appartiene
tipicamente all'onomastica dell'età imperiale romana, in uso soprattutto in Occidente. 168 –
Datazione: seconda metà del I – prima metà del II secolo, in base all'usanza funeraria.
130. Senza nr. inv. Magazzino superiore. Collezione Biscari.
Frammento sinistro di una lastra marmorea. Lato sinistro liscio. Sul retro, l'iscrizione finora inedita al
nr. 156. (10) x (12) x 2,3; alt. lett. 1,9-2,2. Forme delle lettere: y, L¯, LL|.
Provenienza: probabilmente Catania. Segnalata nel Museo Biscari da Kaibel, che pubblicò il frammento
tra le catanesi. La provenienza dalla zona catanese sembra verosimile, perché il frammento è piccolo
(cfr. cap. 3.4), con un'iscrizione greca su una faccia, e un'iscrizione latina sull'altra (cap. 3.3).
168 2
Per le attestazioni nel mondo greco, cfr. LGPN II 139 (= IG II/III 6485), IIIA 139; MAMA VII 201; a Roma, Solin
1982, 1088.