18.06.2013 Views

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 191<br />

56. Inv. 915 (Sala IX, 94). Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Lastra marmorea mutila in basso. Retro liscio. (13) x 25,5 x 1,6; alt. lett. 1,1-1,4. La scrittura ha un<br />

andamento corsiveggiante. Punti semplici.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. La testimonianza più antica risale a Ferrara, che segnalò<br />

l'iscrizione tra quelle di origine incerta conservate nei musei catanesi. Mommsen, che la vide nel<br />

Museo Biscari, la collocò tra le urbane. A mio avviso è più verosimilmente catanese, soprattutto a<br />

causa del formulario, probabilmente L4 (se non è L3), con D. M. S. (vd. pp. 123-24).<br />

D(is) M(anibus) s(acrum).<br />

Antonia Rufina<br />

vix(it) ann(is) XLVIII,<br />

men(sibus) VI, d(iebus) XV[---];<br />

5 Ant`[oni- (?) ---]<br />

------<br />

CIL VI 12068; CIL X 1088*, 37 (Mommsen). Ferrara 1829, 426 nr. 14.<br />

5: M[---] Mommsen, ma nella lapide c'è AN, seguita forse da una T come all'inizio della r. 2. Comunque, è<br />

l'inizio del nome del dedicante dell'iscrizione.<br />

Datazione: II secolo o inizi del III.<br />

57. Inv. 488 (Sala VII, 132). Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Lastra marmorea. Retro liscio. 16 x 23,5 x 1,9; alt. lett. 1,0-2,5. Caratteristiche corsiveggianti soprattutto<br />

alle rr. 4-6 (A, E, F, M, N). Bracci delle T brevi. 1-4: punti tra le parole.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. La testimonianza più antica dell'epigrafe risale al Mommsen, che<br />

la collocò tra le urbane. A mio avviso, è catanese in base ai criteri interni, soprattutto il formulario L4,<br />

combinato con D. M. S. (vd. pp. 123-24).<br />

D(is) M(anibus) s(acrum).<br />

A¢pÜhrodisia<br />

vixit ann(is) XII,<br />

Quarta vixi¢tÜ<br />

5 ann(is) XIIII; fec(it)<br />

Eutychia mater.<br />

CIL VI 12111; CIL X 1088*, 40 (Mommsen).<br />

2 AI HRODISIA lapide (manca l'occhiello della P); 4 VIXII lapide.<br />

Datazione: II secolo – prima metà del III.<br />

58. Senza nr. inv. (Sala VI). Magazzino del cortile. Collezione: Museo Civico.<br />

Cippo funerario marmoreo. Lati, retro e fondo lisci. Una cavità sul lato superiore; un foro nel fondo,<br />

forse per il palo stabilizzante. Campo epigrafico riquadrato da una cornice modanata lievemente<br />

irregolare. 47,5 x 19 x 14; alt. lett. 2,2-1,5. La scrittura ha un andamento corsiveggiante. 6: V nana. 9:<br />

VER scritto su una rasura; è leggibile ancora una S alla fine della riga.<br />

Provenienza: Catania (o un altro centro subetneo?). "Secondo le informazioni del sig. G. Toscano,<br />

[l'iscrizione] sarebbe stata ceduta al Museo da un antiquario catanese, a nome Santillo" (Manganaro).<br />

A Catania non sono finora emersi altri cippi funerari simili, ma vista la presenza del gentilizio Arrius<br />

e il fatto che dalla stessa collezione proveniva un'altra epigrafe quasi certamente catanese (142), credo<br />

che sia catanese. Non si può tuttavia escludere la possibilità che provenga da un altra città della zona<br />

circostante.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!