18.06.2013 Views

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

150 Kalle Korhonen<br />

Tardìa, che cita e commenta alcune parole dell'epigrafe, senza dire che si tratta di un'iscrizione o dare<br />

altre informazioni; la fonte dell'informazione potrebbe essere I. Biscari, tramite Torremuzza (cfr. nr.<br />

191 e p. 49). Fu segnalata da Ferrara in un gruppo di iscrizioni conservate "nel biscariano e trovate in<br />

varj tempi a Catania". Sembra verosimile che si tratti di ritrovamenti locali, ma il gruppo contiene<br />

un'epigrafe siracusana (238; cfr. p. 54) e quindi l'epigrafe potrebbe provenire anche da quella città.<br />

[F] o›bo n ékersekÒmhn<br />

[•k]athbÒlon ÉApÒllvna`<br />

[fl]drusãmhn shk[“, t' §p‹]<br />

kÒsmon k`[alÚn yhka. (?)]<br />

5 Patr+[---]<br />

------<br />

IG XIV 451 (Kaibel). F. Tardìa, Cod. Bibl. Comunale Palermo Qq C 17 a, f. 128r; Ferrara 1829, 382 nr. 8; CIG III<br />

5649d (da K. O. Müller) (dal CIG: Kaibel 1878, 325 nr. 801). – Cfr. Ciaceri 1911, 164.<br />

Tardìa cita i seguenti gruppi di parole: "Fo›bon ékersekÒmhn", "§kÆbolon Apollvna", "êmhn sØn", "kosmon". Il<br />

frammento visto da Kaibel (e Tardìa), ma perduto, è stato indicato con sottolineatura. Le integrazioni sono di<br />

Kaibel. 4: Dopo KOSMON, è visibile l'estremità superiore di un'asta verticale (B, G, E, H, I, K, M, N, R o forse F). 5:<br />

dopo PATR, si vede forse la parte superiore di un'asta verticale, ma non è sicuro se fa parte di una lettera.<br />

Il significato dell'epigramma è: "ho innalzato [una statua di] Febo dai lunghi capelli,<br />

Apollo lungisaettante su un recinto sacro, e aggiunto la decorazione". Le rr. 1-4 formano due<br />

versi in esametro (per il secondo, il pentametro è escluso). Separato dal poemetto, seguiva<br />

evidentemente il nome del dedicante, che iniziava con Patr-. Il contesto funerario sembra<br />

escluso. – Malgrado il contenuto, le forme delle lettere sembrano incompatibili con una<br />

datazione ai primi due secoli d. C.; sarà del III secolo, se non addirittura del IV (cfr. le lettere<br />

in 24).<br />

9. Inv. 571 (Sala VII, 215). Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Lastra marmorea ricomposta da più frammenti, con restaurazioni. Retro liscio. Nella parte superiore, in<br />

bassorilievo, le piante di due piedi nudi rivolti verso il basso, riquadrate da una cornice modanata.<br />

L'iscrizione è sotto il rilievo. 45 x 34,5 x 4,3; alt. lett. 1,8-2,2. Le S oblique. Punti triangolari.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. La segnalazione più antica della lastra risale a Ferrara, che la<br />

pubblica tra iscrizioni di varia provenienza del Museo Biscari. Quindi, in principio potrebbe<br />

provenire da Catania, da un altro centro della Sicilia orientale o da Roma. Nello stesso Museo Civico<br />

si conservano almeno due altre lastre con piante dei piedi, di cui una, iscritta (nr. 143), proveniva<br />

molto probabilmente da Catania. 21 Sembra che il culto di Iside sia stato di una certa importanza nella<br />

città. 22 D'altra parte, poche iscrizioni con modanature sono state scoperte a Catania. Mi pare più<br />

verosimile che l'iscrizione sia catanese, ma non è completamente esclusa la possibilità di una<br />

provenienza urbana; la provenienza da un altro centro della Sicilia sembra poco verosimile. È<br />

notevole che sia rimasta fuori dal CIL X (o dal CIL VI).<br />

M(arcus) Antonius Callistus.<br />

Ferrara 1829, 393 nr. 2, cfr. 394; Manganaro 1961, 184 nr. II, fig. 7 (con fotografia) (da cui L. Vidman, Sylloge<br />

inscriptionum religionis Isiacae et Sarapiacae, Berlin 1969, 238 nr. 515); M. Malaise, Inventaire préliminaire des documents<br />

21 L'altra è la lastra anepigrafe Manganaro 1961, 184 nr. III (vd. sopra, p. 143). Un monumento simile è anche la<br />

pietra basaltica di datazione incerta, conservata nella chiesa di S. Agata al Carcere, segnalata da Manganaro, cit.<br />

182-83.<br />

22 Sul culto di Iside a Catania, cfr. Ciaceri 1911, 263-64, 267-69; id., ASSicOr 2 (1905) 275-85.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!