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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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26 Kalle Korhonen<br />

Galletti) nel Cod. Maruc. A 77 provengano dal mercato antiquario romano, o da altre fonti<br />

romane.<br />

Per quel che concerne il destinatario catanese, Mommsen pensava, in base all'indicazione<br />

di Galletti (vd. 1.3.2.3) che anche tutte le altre iscrizioni del codice fossero acquistate per<br />

il museo dei Benedettini di Catania. 73 In effetti, quasi tutte le iscrizioni furono poi viste in<br />

quel museo, che doveva essere il primo destinatario siciliano; la maggioranza è finita nella<br />

collezione del Museo Civico. Sono, sotto questo punto di vista, problematiche 256 (CIL X<br />

1089*, 133, f. 15r) e 300 (CIL VI 20791, ff. 3v, 13v). Non sono state incluse nella tavola 2, perché<br />

vengono segnalate a Roma anche da Ridolfino Venuti tra il materiale trasportato da<br />

Scammacca nel Museo Biscari nel 1748 (vd. sotto, cap. 1.3.5). 74 Per quanto riguarda la<br />

conservazione di 256 a Catania, non ci sono segnalazioni anteriori a F. Ferrara (1829), a partire<br />

dal quale il cinerario effettivamente viene registrato nel Museo Biscari. Ma 300, pure un<br />

cinerario, è stato segnalato nella collezione dei Benedettini da Mommsen, mentre mancano<br />

segnalazioni anteriori sulla conservazione in Sicilia. Visto che un'omissione del genere dalla<br />

parte degli autori siciliani è più comprensibile per un'epigrafe conservata dai Benedettini (cfr.<br />

p. 46 e 52), sembra che il cinerario sia stato accolto già inizialmente in questa collezione.<br />

Alcune epigrafi sono, inoltre, furono spostate nel Museo Biscari dopo l'epoca della creazione<br />

del museo (vd. sotto, cap. 1.5.5). Per di più, tre copie sono arrivate a Messina, e in seguito nel<br />

museo di Aix-en-Provence, dove fanno parte della collezione Fauris Saint-Vincens. 75 La copia<br />

di CIL VI 24172 (CIL X 1089*, 166), segnalata da Galletti nel f. 163r, prese un'altra rotta e finì<br />

attraverso la collezione palermitana di S. Martino nel Museo Archeologico di Palermo. 76<br />

Esclusi questi gruppi, le iscrizioni segnalate nel codice sono finite nella collezione dei<br />

Benedettini. Le epigrafi autentiche menzionate nel codice che noi non abbiamo trovato nel<br />

Museo Civico sono tre; 77 tutte, tranne CIL X 1509*, 5 (vd. sopra, p. 20), furono viste nel Museo<br />

dei Benedettini da Mommsen. Le copie perdute sono otto. 78 Di esse, soltanto CIL X 1089* 131,<br />

160, 163 e 212 furono viste nel museo dal Mommsen; le altre erano state perdute già prima.<br />

Adesso si deve discutere il problema in quale misura il codice A 77 rappresenta un<br />

inventario completo delle acquisizioni urbane del Museo dei Benedettini. A prima vista, la<br />

problematica può sembrare irrilevante, dato che si tratta di una raccolta poco sistematica delle<br />

schede epigrafiche. Comunque, è sorprendentemente pieno. Come ho detto, il codice contiene<br />

48 iscrizioni autentiche, di cui 46 sono latine e 2 greche; di queste, l'epigrafe nr. 141 = CIL VI<br />

28340 è catanese, e due latine segnalate sopra sono arrivate nel Museo Biscari. In tutto, il<br />

numero delle iscrizioni latine urbane finite nel Museo dei Benedettini e segnalate nel codice è<br />

quindi 43.<br />

Verso la metà del Settecento, secondo i miei calcoli, la collezione dei Benedettini<br />

73 CIL X p. 50* nota 2; p. 721.<br />

74 Per il nr. 300, c'è anche una fonte più antica, J. M. de Suarez.<br />

75 Si tratta delle copie X 1045*, 3 = XII 68*, 1 (f. 5r di Scammacca; 143r di Anonimo 2), X 1045*, 5 = XII 68*, 3 (f. 142r<br />

di Anonimo 1 e 151r di Scammacca) e X 1509*, 6 (cf. p. 77*) = XII 68*, 4 (f. 11r di Scammacca; 143r di Anonimo 2).<br />

Cfr. J. Gascou, MEFRA 100 (1988) 211-17 n.ri 13 e 15-16.<br />

76 IL Mus. Palermo 377. C'era evidentemente un'altra copia a Messina (CIL X 1045*, 6), la quale tuttavia è perduta.<br />

77 CIL VI 34244 (X 1088*, 237; f. 10r), CIL X 1509*, 5 (ff. 5v e 142r) e ICUR 2685 (X 1088*, 433; f. 14r).<br />

78 CIL X 1089*, 7 (VI 456; f. 10r e 142v), X 1089*, 45 (VI 3993; f. 9v), X 1089*, 131 = 1088*, 438 (ff. 142r e 151v); X<br />

1089*, 163 (ICUR 6032; ff. 142r e 152r), X 1089*, 166 (VI 24172; f. 163r); X 1089*, 212 (ff. 11r e 142r), X 1509*, 1 (f. 9v),<br />

X 1509*, 2 (VI 4152; f. 9r).

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