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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 117<br />

lo ha – la scelta di una lingua specifica può in alcuni casi essere caratterizzata piuttosto con i<br />

termini marked / unmarked (normale / anomalo).<br />

– 4) La natura del gruppo a cui è diretta la comunicazione. Può trattarsi di una<br />

comunicazione diretta a tutta la comunità (alfabeta), o soltanto a un gruppo più limitato<br />

(outgroup / ingroup).<br />

– 5) Altri fattori sociologici, come la voglia di distinzione. A Roma, ad esempio, l'uso<br />

della lingua greca nell'epigrafia funeraria metrica fu uno dei mezzi di distinzione culturale,<br />

insieme con molti altri mezzi non linguistici, come l'alta qualità e costo dell'iscrizione, un<br />

monumento magnifico a cui apparteneva, ecc.<br />

– 6) Aspetti pratici, come le differenze nei costi delle iscrizione, la scarsa disponibilità<br />

dei lapicidi che potrebbero incidere iscrizioni in una certa lingua, ecc.<br />

Questi fattori formano un quadro multidimensionale ed è difficile individuare singoli<br />

motivi nel caso di una specifica iscrizione. Nell'edizione che segue motivi plausibili per la<br />

scelta della lingua verranno proposti in alcuni casi.<br />

Nello spazio pubblico di Catania è evidente la predominanza numerica dei<br />

monumenti in lingua latina. Dalla fondazione della colonia alla fine dell'antichità nove su<br />

dieci delle iscrizioni che testimoniano della vita municipale sono in latino. Per la prima età<br />

imperiale le due eccezioni sono i frammenti n.ri 27 e 43, che si pubblicano qui per la prima<br />

volta. 468 Comunque, il primo è stato dedicato da una città dell'Oriente, il che spiega almeno<br />

in parte la scelta della lingua. Nelle epigrafi pubbliche tardoantiche troviamo degli<br />

epigrammi in greco. Inoltre, è notevole che la grandissima iscrizione delle Terme Achilliane<br />

con l'editto del consularis Eumathius (11) sia in greco. È un'indicazione che dei catanesi che<br />

erano capaci di leggere iscrizioni, una parte conoscesse anche il greco.<br />

Nell'epigrafia funeraria la situazione è molto più complessa. Parlando delle statistiche,<br />

nell'epigrafia pagana vale comunque la dominazione della lingua latina, ma lo squilibrio non<br />

è così forte. Secondo i miei calcoli, il numero totale degli epitaffi pagani interi o frammentari<br />

probabilmente catanesi è 223, di cui 136 sono latini (61%), 84 greci (38%) e tre bilingui (1%). 469<br />

Se prendiamo in considerazione soltanto le iscrizioni certamente catanesi, la percentuale dei<br />

latini è 63%, dei greci 36% (uno è bilingue). 470<br />

La situazione cambia nell'epigrafia cristiana. Di un totale di 150 epitaffi catanesi interi<br />

o frammentari, 118 sono greci (79%), 31 latini (21%), e uno bilingue (1%). 471 Quindi, non<br />

manca molto della situazione statistica di Siracusa, dove le iscrizioni funerarie greche sono<br />

una maggioranza di 90% ca.<br />

In base a queste cifre, è naturalmente ingiustificato trarre conclusioni demografiche: si<br />

tratta di un campione statisticamente poco rappresentativo. Gli epitaffi, che coprono un arco<br />

cronologico di sei o sette secoli, rappresentano una minima parte della popolazione vissuta<br />

nella città durante lo stesso periodo – forse è lecito assumere che la popolazione di Catania<br />

fosse almeno fino al V secolo sempre maggiore di 10 000 abitanti.<br />

Per spiegare la diversità della proporzione epitaffi latini / epitaffi greci tra l'epigrafia<br />

pagana e quella cristiana, la spiegazione demografica non può essere l'unica: altri motivi sono<br />

468 Sull'uso delle lingue in epigrafi pubbliche di altre città siciliane, vd. Kaimio 1979, 68-70; Wilson 1990, 313-20.<br />

469 Ho incluso anche le epigrafi collocate tra le catanesi in questa edizione; ho escluso i "frammenti non<br />

identificati" di questa edizione, e altri frammenti simili tra le iscrizioni non conservate nel Museo Civico.<br />

470 Il totale è 117, con 74 latini, 42 greci, e uno bilingue.<br />

471 Delle iscrizioni con provenienza accertata (totale 84), 81% sono greci, 18% latini e 1% bilingui.

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