18.06.2013 Views

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 105<br />

Visto che la menzione dei dedicanti è rara nell'epigrafia cristiana, l'uso dei tipi G4-G6<br />

non venne continuato. 423 Il tipo G7, in cui viene menzionato soltanto il dedicante, rimane in<br />

uso, come dimostra il seguente epitaffio, un buon esempio dell'uso cristiano del formulario:<br />

(i) Klaud¤a ÑRvssk/a z«sa §po¤hsa / atª ka‹ to›w efi/d¤oiw: / metå efir[Ænhw]. /<br />

(chrismon) (179)<br />

Anche qui è stato aggiunto uno dei nessi dell'epigrafia cristiana, metå efirÆnhw. Il tipo G7 viene<br />

usato anche in due altri epitaffi cristiani (178 e 199).<br />

La percentuale degli epitaffi collocabili nelle categorie G1-G7 è 8% del materiale<br />

cristiano (i 6 casi vengono segnalati sopra).<br />

2.7.2. IL FORMULARIO CON ENYADE KEITAI, L'ETÀ E LA DATA DELLA MORTE (G8)<br />

Il formulario più comune nelle iscrizioni cristiane greche di Catania consiste di una<br />

sequenza il cui nucleo è la frase verbale §nyãde ke›tai, che chiamerò VP ek. Con il nome del<br />

defunto, un costituente obbligatorio, la VP ek forma la S ek. Gli epitaffi con questo formulario<br />

contengono quasi sempre anche l'età, e spesso anche la data della morte del defunto.<br />

G8: §nyãde ke›tai + nome (+ età) (+ data della morte).<br />

Il tipo più semplice non contiene né l'età né la data della morte:<br />

G8a: nome + §nyãde ke›tai.<br />

(ii) Svkrãthw / (chrismon) pãntvn (chrismon) / f¤low §nyã/de ke›tai. (196)<br />

Questo è l'unico caso certo a Catania; il defunto viene descritto con un nesso attributo. La VP ek<br />

è stata collocata alla fine, il che è raro a Catania. Allo stesso tipo poteva appartenere anche la<br />

perduta IG XIV 547, se non era mutila in basso. In essa la VP ek aveva la posizione iniziale. Qui<br />

è necessario sottolineare che mentre negli epitaffi pagani greci di Catania il verbo non è mai<br />

nella posizione iniziale dell'epitaffio (vd. p. 90), nei formulari cristiani la situazione cambia.<br />

Nel formulario G8, la VP è nella posizione iniziale, con l'avverbio che precede il verbo.<br />

Se viene indicata anche l'età, il tipo è G8b:<br />

G8b: §nyãde ke›tai + nome + età.<br />

(iii) (chrismon) ÉEnyãde k›/te Kekilia/nÚw zÆsaw / th k': efirÆ/n¢hÜ Ím›n pç/sin §n Y(e)“. /<br />

(chrismon) (177)<br />

L'esempio (iii) contiene una clausola cristiana. In tutti i casi catanesi di G8b, il verbo nella VP<br />

che indica l'età ha la forma del participio. 424 Mentre in altri casi il verbo è zãv, nel seguente<br />

viene usato teleutãv. Quindi, è necessario indicare l'età con un attributo al genitivo, non con<br />

l'oggetto del verbo:<br />

(iv) ÉEntaËya / k›te Pe/tr≈niow / teleutÆ/saw §t«n w'. (IG XIV 545)<br />

423 L'iscrizione Ferrua 1989, 121 nr. 462, che non ho visto, mi pare verosimilmente pagana, anche se segnalata in<br />

una raccolta di cristiane; il formulario è G4, e non sono presenti caratteristiche cristiane.<br />

424 È comunque possibile che l'iscrizione frammentaria Rizza 1964, 605 nr. 3, con molti epiteti del defunto, non<br />

abbia contenuto la data della morte, e sarebbe, quindi del tipo G8a; in essa, la forma del verbo è zhsen.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!