18.06.2013 Views

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 293<br />

con il nome della defunta al genitivo, una caratteristica poco comune a Catania. Le modanature sono<br />

rare a Catania; c'è, comunque, un parallelo assai simile catanese, nr. 58, anch'esso con lettere<br />

corsiveggianti (anche se più curate).<br />

D(is) M(anibus)<br />

Cassiaes,<br />

vixit ann(is)<br />

XV*III; Narcis-<br />

5 sus coiugì<br />

bene merenti<br />

[fecit.]<br />

CIL VI 14532; CIL X 1088*, 78 (Mommsen).<br />

È notevole la forma del genitivo in -aes, attestata soprattutto a Roma. 233 Non è attestata<br />

nell'epigrafia di Catania, anche a causa della rarità del caso genitivo nelle iscrizioni funerarie<br />

catanesi. – Datazione: II secolo ca.<br />

247. Inv. 576 (Sala VII, 220). Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Lastra marmorea mutila nell'angolo superiore sinistro. Lato superiore irregolare, ma intero. 29 x 29 x 4;<br />

alt. lett. 1,7-3,0. 3: la terza A senza traversa. Punti triangolari o tondi.<br />

Provenienza: Catania o Roma. La segnalazione più antica dell'iscrizione risale a Mommsen, che la<br />

collocò tra le urbane ("originis sine dubio urbanae"). Il caso è molto difficile, e mancano gli elementi<br />

particolarmente probanti. A favore della provenienza catanese sembrerebbe essere il modesto aspetto<br />

esterno della lastra, con le lettere alquanto irregolari e le misure. D'altra parte, il gentilizio Favonius (o<br />

altri gentilizi in -avonius) e la combinazione onomastica M. Cassius non sono altrimenti attestati a<br />

Catania. Vista la mancanza dei paralleli catanesi per l'epoca e per il formulario, preferisco lasciare la<br />

questione aperta.<br />

[M(arcus)] Fàvonius (?)<br />

M(arci) lib(ertus)<br />

Amarantus;<br />

M(arcus) Cassius<br />

5 Heracla alumnus<br />

fecit.<br />

CIL VI 12942; CIL X 1088*, 57 (Mommsen).<br />

1: Mommsen legge, prima di AV-, l'asta montante destra di una M, e quindi M. AVONIVS. Comunque,<br />

della prima lettera si vede soltanto il punto inferiore di un'asta verticale o montante; quindi, molte lettere sono<br />

possibili (ad es. A, F, I, M, R, T). Inoltre, vista l'impaginazione del testo, sembra che ci sia spazio per due lettere<br />

(ringrazio Mika Kajava per il suggerimento). 5: HERACLIA Mommsen.<br />

Il formulario è interessante; se fosse catanese, potrebbe trattarsi di una fase che<br />

precedeva l'introduzione dell'invocazione agli Dei Mani e dell'indicazione dell'età nel<br />

formulario L4. Un parallelo urbano (ma con D. M.) potrebbe essere CIL VI 28975, se si<br />

accettano in principio le letture cinquecentesche. 234 – Se è catanese, è notevole anche<br />

233 Vd. ad es. M. Leumann, Lateinische Laut- und Formenlehre (Handbuch der klassischen Altertumswissenschaft II<br />

2, 1), München 1977, 419.<br />

234 Gli autori antichi lessero, più o meno, D. M. L. Vinidius Aelius. M. Linius Felix fratri bene merenti fecit. Nel CIL

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!