L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 373
karissimae; il collegamento con questa copia viene proposto nel CIL VI, probabilmente a
ragione. Le notizie più recenti citate nel CIL, del Seicento, collocano l'archetipo nelle vicinanze
di Ponte Sisto. È notevole che la copia fu pubblicata da Libertini come autentica.
438. Senza nr. inv. Magazzino superiore. Collezione Recupero.
Lastra marmorea mutila in basso e nell'angolo superiore sinistro. Retro grezzo. (24) x 26 x 3,5; alt. lett.
2,2-2,7. Mano: vd. sotto. Scrittura continua. 4: In mezzo nella M è stata inserita una T, per correggere
un errore (originale: Syntyche). Le prime lettere dell'ultima riga solo parzialmente conservate.
d m / clavdiae·satvrninae / filiatrae·flavi·rocvli / et clavdiae·symyghes / 5
favstvs·verna·lib·mam/mae·svae·et·castor·caes n / sè`rvos verna·conivgi·opti / mer·m·f
Copia di CIL VI 15585; CIL X 1089*, 74 (da Ferrara). Ferrara 1829, 435 nr. 4. – La lettura di Ferrara, citata da
Mommsen, è erronea in molti punti. L'ultima riga, vista soltanto da Ferrara, è stata indicata con sottolineatura. 7:
RERVOS Ferrara.
Nella copia, altrimenti assai accurata, sono stati cambiati i cognomi di Flavius Proculus
e Claudia Syntyche (rr. 3-4); l'originale finiva con optimae bene merenti (potrebbe essere erronea
la lettura di Ferrara a r. 8). Si tratta dell'unica copia appartenuta alla collezione Recupero che
è finita nel Museo Civico. Non appartiene alle copie "gallettiane", vista la diversità
paleografica; non appartiene alla produzione delle mani A o B. La copia arrivò nei locali
dell'ex Museo dei Benedettini probabilmente verso 1880 (vd. p. 58). L'archetipo fu visto dagli
editori del CIL VI nella Villa Ludovisi–Paulsen; nel CIL non vengono citate notizie più
antiche.
439. Inv. 498 (Sala VII, 142). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.
Lastra marmorea. Lati superiore e destro lisci; retro grezzo. 11 x 41 x 2,9; alt. lett. 1,8-2,8. Mano A.
Scrittura continua.
d m / cn clodi hrmaisci serv/andvs·et zopira parentb
Copia di CIL VI 15738 (dove il testo della copia), cfr. p. 3518; CIL X 1089*, 77. P. L. Galletti, Cod. Maruc. A 77 f. 166.
L'originale è nello stesso museo catanese (nr. 281). La notizia più antica su esso riguarda
il trasferimento a Catania. Un'altra copia è stata vista a Ravenna (CIL XI 27*, 6).
440. Inv. 443 (Sala VII, 87). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.
Lastra marmorea irregolare. Retro liscio. 18 x 25,5 x 1,9; alt. lett. 1,3-2. Mano A. 3: punto a forma di
"cuore" piuttosto che una foglia di edera.
d m / clodiae leontidi / cn·cornelivs / epaphroditvs / 5 coniv·carisimae / fecit
Copia di CIL VI 15820, cfr. p. 3518; CIL X 1089*, 78. Torremuzza 1769 1 , 136 nr. 15; 1784 2 , 142 nr. 15 (da V. M. Amico,
cfr. sopra, p. 45); Ferrara 1829, 420 nr. 18.
L'originale, visto nel Palazzo Porcari nella prima metà del Settecento (Seguier), è finito
nei Musei Vaticani. Un'altra copia è stata segnalata a Bologna (CIL XI 101*, 60), e forse nella
collezione Ciampini (vd. CIL VI).
441. Inv. 489 (Sala VII, 133). Magazzino superiore. Collezione Biscari.
Lastra marmorea trapezoidale (irregolare). 18,5 x 22 x 1,8; alt. lett. 1,8-2. Mano B. Scrittura continua.
d m / cocceia / irenei f / matri m / 5 ben·m·f
Copia di CIL VI 15930 (= Imagines Mus. Cap. 482-83 nr. 1857); CIL X 1089*, 79. Torremuzza 1769 1 , 148 nr. 19; 1784 2 ,