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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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L'EDIZIONE<br />

LA STRUTTURA DELL'EDIZIONE DELLE EPIGRAFI AUTENTICHE<br />

Alla prima riga, che inizia con il numero dell'iscrizione, vengono indicati i numeri<br />

dell'Inventario, la collocazione attuale e la collezione di provenienza. Nell'Inventario, oltre la<br />

numerazione generale, anche ogni sala aveva una sua numerazione, che ho incluso tra<br />

parentesi. I numeri d'inventario mancano spesso nelle pietre stesse e quindi non è sempre<br />

stato possibile indicarli. Segue la collocazione, che è quella valida negli anni 1999-2000, non<br />

cambiata nel 2002, come ho potuto confermare. In seguito, viene indicata la collezione a cui<br />

l'iscrizione apparteneva prima della formazione del Museo Civico. Visto che le indicazioni<br />

dell'Inventario sono spesso erronee, l'indicazione "Museo Civico" si riferisce alle epigrafi che<br />

nessun autore ha segnalato nella collezione dei Benedettini o nel Museo Biscari. È<br />

naturalmente possibile che alcune di queste, soprattutto greche, provengano da una delle due<br />

collezioni antiche (vd. anche cap. 1.7.3).<br />

Segue la descrizione dell'epigrafe. È stato adottato il sistema usato ad es. in Imagines<br />

Mus. Cap.: se non si tratta di un marmo colorato o di un altro materiale (calcare, terracotta<br />

ecc.), viene usato il termine "lastra marmorea". – Nella descrizione delle lettere greche ho<br />

adoperato il sistema seguente. La forma delle lettere B, G, D, Z, H, I, K, L, N, R, T, U, X viene<br />

descritta soltanto quando è diversa dallo standard:<br />

B G D Z H I K L N R T U X<br />

Nei delta e nei lambda l'espressione "con braccio in alto" significa che il punto di unione<br />

delle aste montanti sinistra e destra non è nel vertice, ma più in basso, ad es. così: /\. Ho<br />

definito le forme di queste lettere corsiveggianti o corsive soltanto quando il braccio è<br />

notevole.<br />

Vengono sempre descritte le forme delle lettere seguenti:<br />

– alfa, nel quale la traversa può essere orizzontale, spezzata o obliqua e che può avere<br />

un braccio in alto; nella forma corsiva, il braccio è notevole e la traversa obliqua<br />

– epsilon, che può essere quadrangolare (E) o lunato (∈);<br />

– theta, tondo (Y), ovale (y) o romboidale;<br />

– xi;<br />

– mi: tre forme varianti, M, M e la forma corsiva m;<br />

– omicron, tondo (O), ovale (0) o romboidale (◊ o esagonale);<br />

– pi, che può essere con o senza bracci (P / TT);<br />

– sigma: tre forme varianti, S, % e L¯;<br />

– fi, nel quale la parte media può essere tonda o romboidale;<br />

– psi, nel quale i bracci possono essere dritti o curvi;<br />

– omega: quattro forme varianti, V, v, W e LL|.<br />

Nelle iscrizioni comprese in questa edizione è attestata anche la lettera stigma (w) nelle<br />

indicazioni delle cifre; la sua forma viene sempre descritta.<br />

La descrizione delle lettere latine comprende, se la scrittura è capitale, le deviazioni<br />

dalla norma generica. Se, invece, la scrittura è corsiveggiante, questo viene indicato, senza<br />

descrivere le caratteristiche delle singole lettere (per le caratteristiche della scrittura

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