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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 357<br />

Copia di CIL VI 422, cfr. 30765; CIL X 1089*, 5. P. Scammacca, Cod. Maruc. A 77 f. 145r.<br />

Nell'originale dedicato genio Forinarum, la fine è lustro eiusdem Damarionis. Prima di<br />

arrivare nei Musei Vaticani, esso era stato visto nella collezione Giustiniani nel Seicento e nel<br />

Settecento.<br />

372. Inv. 497 (Sala VII, 141). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.<br />

Lastra marmorea. Retro liscio. 29 x 30,5 x 3,8 (a sin.); 2 (a d.). Alt. lett. 2,2-2,8. Mano A. Scrittura<br />

continua.<br />

matri devm et / navi salviae / salviae volo / svvscepto / 5 clavdia sinth/yche · d · d·<br />

Copia di CIL VI 492, cfr. p. 834 e nr. 30777 (= Imagines Mus. Cap. 36-37 nr. 8); CIL X 1089*, 11. P. Scammacca, Cod.<br />

Maruc. A 77 f. 152v; Torremuzza 1769 1 , 13 nr. 30; 1784 2 , 15 nr. 33 (da V. M. Amico, cfr. sopra, p. 45; Torremuzza<br />

dice che si tratta di una copia). – C. Stevenson, Cod. Vat. lat. 10574 f. 167r ("falsa").<br />

Anche l'archetipo ha Salviae due volte; in esso, il cognome è scritto Synthyche. Segnalato<br />

nella Biblioteca Vaticana nel 1740, appartenne in seguito alle collezioni Ficoroni e Bianchini; è<br />

finito nei Musei Capitolini, dove viene segnalato a partire da Guasco (1775).<br />

373. Inv. 411 (Sala VII, 55). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.<br />

Lastra marmorea ricomposta da due frammenti. Retro liscio. 25 x 38 x 2,2; alt. lett. 2-3. Mano A.<br />

Scrittura continua.<br />

m·d·m·aetati l cornelivs / scopivs oretvs v c tavr/obo avgvsr ex voto tvr/obboio sivf<br />

oriobolio / 5 fatto<br />

Copia di CIL VI 506, cfr. 30782 (= Imagines Mus. Cap. 44-45 nr. 17); CIL X 1089*, 9. P. Scammacca, Cod. Maruc. A 77<br />

f. 14v (da cui A. F. Gori, Cod. Maruc. A 6 f. 88r). – C. Stevenson, Cod. Vat. lat. 10574 f. 169r.<br />

Si conservano due copie dello stesso originale a Catania, questa e la seguente. In questa,<br />

Attidi e Scipio Orfitus sono diventate AETATI e SCOPIVS ORETVS. Le ultime righe sono state<br />

confuse: l'originale ha ... v. c., / augur ex voto / taurobolio sive / criobolio facto. L'archetipo fu<br />

scoperto nel dicembre del 1745 nella Via Appia, nella vigna Bernabò. È finito nei Musei<br />

Capitolini, dove è stato segnalato a partire da Guasco (1775).<br />

374. Inv. 463 (Sala VII, 107). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.<br />

Lastra marmorea. Retro liscio. 22,5 x 32 x 1,8; alt. lett. 2,4-2,8. Mano A. Scrittura continua.<br />

m d m·et atii l / cornelvs scipi/o orfitvs·v·c· / avg·r ex voto<br />

Copia di CIL VI 506, cfr. 30782 (= Imagines Mus. Cap. 44-45 nr. 17); CIL X 1089*, 10.<br />

Viene riprodotto lo stesso originale come nel caso del nr. precedente. È stata omessa la<br />

fine dell'originale, ma altrimenti questa copia è più accurata; il nome Scipio Orfitus è stato<br />

ritenuto. Attidi è diventata ATII (r. 1).<br />

375. Inv. 918 (Sala IX, 97). Magazzino superiore. Collezione dei Benedettini.<br />

Lastra marmorea. 14 x 25 x 2,2; alt. lett. 1,6-1,9. Mano A. Scrittura continua. Apicature molto articolate.<br />

veneri feli/ci fadia rho/pe fecit<br />

Copia di CIL VI 781, cfr. 30831; CIL X 1089*, 13.<br />

Dell'originale manca la parola sacrum. Esso fu visto dagli editori del CIL VI nella Villa<br />

Altieri, dove era stato segnalato a partire dal Settecento (Lupi).

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