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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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246 Kalle Korhonen<br />

ISCRIZIONI CON DATAZIONI CONSOLARI<br />

Iscrizioni funerarie cristiane<br />

164. Inv. 449 (Sala VII, 93). Magazzino superiore. Museo Civico.<br />

Tre frammenti combacianti della parte centrale di una lastra marmorea. Retro liscio. (25) x (27) x 2,8-<br />

3,5; alt. lett. 2,1-3,6. A con la traversa curva; E lunata; D corsiva ("d"). 2: punto triangolare dopo ANN.<br />

Provenienza: Catania. Scoperta in Via Androne, nella proprietà Calderaro, mentre si eseguivano gli<br />

scavi per le fondazioni di un edificio, nel terriccio (Libertini 1931b, 369-70).<br />

------<br />

[---]E`MÈ`++V`[---]<br />

[vix]it ann(is) n(umero) X[---],<br />

[me]nsis VI; depo[sit- ---]<br />

[---]s Iulias [---]<br />

5 [--- M]arce[llino]<br />

[et Probino vv(iris) c]c(larissimis) cons[ulibus].<br />

Libertini 1931a, 48 nr. 3 (la prima) [= id. 1981, 98]; id. 1931b, 370 nr. 2 [= id. 1981, 112]. – Cfr. Consuls LRE p. 402.<br />

I frammenti furono collegati male da Libertini, il che rese il testo non intelligibile (Libertini 1931a: ITAN /<br />

NSISVM / SINOEPO / OVLIA / PARCE / CONS; id. 1931b: T AN / SISA N·N / I·IO EPO / VLIA S / P AR CE /<br />

CONS). 4: [Kalenda]s, [Nona]s o [Idu]s.<br />

La r. 1 conteneva il nome. – Sembra esserci spazio per altre lettere tra IVLIAS e<br />

M]ARCE, ma il formulario è già completo. – Per la datazione, l'unica possibilità è l'anno 341,<br />

quando i consoli furono Antonius Marcellinus e Petronius Probinus: 179 nell'epoca che ci<br />

riguarda, Marcellinus è l'unico console il cui cognome contiene le lettere ARCE. I consoli di<br />

cognome Marcellus dei secoli precedenti sono da escludere. Quindi, questa è la più antica tra<br />

le iscrizioni paleocristiane datate della Sicilia. 180<br />

165. Inv. 531 (Sala VII, 175). Magazzino superiore. Museo Civico.<br />

Lastra marmorea ricomposta da cinque frammenti, mutila sui lati sinistro e superiore. I frammenti<br />

mancanti sono stati restaurati con gesso. Retro liscio. 23,5 x 31,5 x 3,5; alt. lett. 1,5-2,9. G caudata; L<br />

con braccio obliquo; V a forma curva (U). Punti nelle rr. 4-5 per indicare le abbreviazioni.<br />

Provenienza: Catania. Scoperta in Via Androne, nella proprietà Calderaro, mentre si eseguivano gli<br />

scavi per le fondazioni di un edificio, nel terriccio (Libertini 1931b, 369-70).<br />

Sanc`tissimae<br />

coiugi` Zosime<br />

[fi]del[i], ¢qÜue bixsit<br />

ann(is) XXVI et de-<br />

5 ce[s]sit XI Kal(endas) Octobris<br />

Amantio<br />

et Albino cons(ulibus).<br />

179 Cfr. Consuls LRE, pp. 216-17.<br />

180 A causa dell'erronea integrazione di Libertini, l'epigrafe è stata inclusa in Consuls LRE tra le testimonianze<br />

dell'anno 434, quando i consoli furono Aspar e Areobindus.

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