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L a c o l l e z i o n e e p i g r a f i c a d e l M u s e o C ... - E-thesis

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Y(eo›w) [K(ataxyon¤oiw).]<br />

Svt[hr-? ---]<br />

------<br />

La collezione epigrafica del Museo Civico di Catania 231<br />

IG XIV 507 (Kaibel).<br />

Il nome del defunto era probabilmente uno dei nomi derivati da svtÆr, comuni in età<br />

imperiale, ad es. SvtÆr, SvtÆrixow, Svthr¤a, Svthr¤w; ma anche Svtçw è possibile. – Delle due<br />

iscrizioni incise sulle facce della lastra, questa è anteriore. Sembra databile al III secolo, in<br />

base alle forme del sigma e dell'omega (non conosco altri casi della forma LL| tra le iscrizioni<br />

pagane di Catania).<br />

131. Inv. 249 (Sala VI, 57). Magazzino del cortile. Collezione Biscari.<br />

Frammento centrale di una lastra marmorea. Retro liscio. (12,5) x (11) x 2,1; alt. lett. 1,0-1,5. Punti<br />

triangolari. Caratteristiche corsiveggianti (E, M). 2: XV in nesso.<br />

Provenienza: probabilmente Catania. La segnalazione più antica risale al Mommsen, che collocò<br />

l'iscrizione, conservata allora nel Museo Biscari, tra le urbane. Comunque, il frammento è poco<br />

notevole, e non sembra plausibile che sia stato acquistato a Roma (vd. cap. 3.4).<br />

------<br />

[---]+ v[ixit]<br />

[ann(is) -]XVIII; L(ucius) Sta[ti---]<br />

[---]arus pat[er]<br />

[feci]t; huius m[o-]<br />

5 [nu]menti po[st]<br />

[obitum (?)] meum +[---]<br />

[---]HA`[---]<br />

------<br />

CIL VI 30629, 1; CIL X 1088*, 405 (Mommsen). – Libertini 1930, 316 nr. 7 (rr. 2-5; come inedita).<br />

1: A`NV, 2: VIII ISTA, 4: I·HVIVS, 5: AENTI Mommsen. I supplementi sono miei.<br />

Il piccolo frammento è interessante per il formulario della parte finale, dove<br />

un'integrazione soddisfacente risulta difficile. In ogni caso, conteneva le prescrizioni sull'uso<br />

del monumento, poco attestate nelle iscrizioni pagane di Catania (cfr. p. 78). Non si sa, inoltre,<br />

quanto manca ai margini (obitum sembra troppo lungo in rapporto allo spazio disponibile).<br />

Per questa integrazione, cfr. ad es. CIL VI 15405: ... si quis hoc monumentum post hobitum meum<br />

vendere vel donare voluerit ecc.; nella nostra epigrafe è notevole il genitivo m[onu]menti. – Il<br />

gentilizio è Statius o Statilius; c'è un L. Statius nell'iscrizione 134. – Datazione: fine del I secolo<br />

– II secolo.<br />

132. Inv. 573 (Sala VII, 217). Magazzino superiore. Collezione Biscari.<br />

Lastra marmorea. Retro liscio. 21,5 x 24,5 x 2,9; alt. lett. 1,3-2,5. La scrittura ha un andamento<br />

fortemente corsiveggiante. Le A senza traversa; i tratti inferiori delle E sono molto brevi; le F e le R<br />

con un piede; le S snelle. 5: I montante. 6: due foglie di edera.<br />

Provenienza: Catania. Trovata "nel 1776 vicino la chiesa di s. Antonio", Ferrara, che segnala l'iscrizione<br />

"nel museo di Biscari".

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