30.05.2013 Views

Formato '.pdf' - UECI

Formato '.pdf' - UECI

Formato '.pdf' - UECI

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

compilatore e suoi “invocati” suggeritori. E questo anche perché, a volte i vocabolari<br />

generali, anche in esperanto, tralasciano i termini religiosi sia per la<br />

loro tecnicità sia per la loro apparente poca importanza.<br />

Accanto ai termini propriamente “religiosi”, sono stati affiancati, specie<br />

nelle aggiunte definitorie, termini riguardanti la morale sia cristiana sia comune.<br />

E qui bisognò mettere un freno, sebbene non a caso, perché è forse impossibile<br />

trovare una situazione esistenziale che possa non confrontarsi con la<br />

religione, o una attività umana che legittimamente si sottragga al giudizio<br />

morale, e quindi non entri anche nella sfera religiosa. Il lettore, certamente,<br />

troverà che la “religiosità” di alcuni termini non è visibile a prima vista; ma<br />

constaterà anche che gli “apparentemente poco pertinenti con la religione”<br />

sono sempre sul punto di passare la sponda.<br />

Piacque, per comune consenso, che al posto di “dizionarietto”, usato dallo<br />

Jacobitti, si ricorresse, forse più generico ma alludente a un più vasto elenco<br />

di termini e concetti certamente rintracciabili in vocabolari e enciclopedie e<br />

nei meandri del nostro linguaggio, di “Compendio Italiano-Esperanto di Termini<br />

Religiosi”.<br />

Preveniamo un rilievo critico: come intuibile, i termini “religiosi” per entrare<br />

nel discorso necessitano e trascinano con sé buona parte del lessico e alla<br />

fine avvolgono un po’ tutto di un alone religioso: qual è il confine tra religioso<br />

e non-relgioso? Il Compendio, a volte, ha ritenuto che questa distinzione<br />

fosse difficile e non ha sentito il bisogno di rspettarla.<br />

L’utente dovrà - inoltre – essere indulgente verso una carattersistica che, forse,<br />

è un pregio: spesso il vovabolo si fa pretesto per introdurre elementi del<br />

credo e della cultura cristiana-cattolica. Si chiede venia soltanto per non avere<br />

potuto farlo più ampiamente!<br />

Non mancherà - è auspicabile – qualcuno che vedrà nel Compendio un lavoro<br />

valido e meritorio. Avrebbe potuto esserlo maggiormente se al compito<br />

fossero acceduti anche Ueciani che fanno della lingua un competente e brillante<br />

esercizio ora speso in altri campi di non inferiore rispetto.<br />

Ci si potrebbe, infine, chiedere: il vocabolario deve registrare la lingua parlata<br />

o la lingua della migliore correttezza linguistica? Senza fare scelte, qui si è<br />

seguito piuttosto “il letto e l’udito”!<br />

Torino. Gennaio 2006 Zecchin Armando<br />

Compendio italiano-esperanto di termini religiosi 5

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!