Parte prima - only fantasy

Konstantin
18
Profumo
Usciti dalla mostra, caricai quasi di peso Cathy in macchina e mi
sedetti al posto di guida. Lei non parlava. Continuava a piangere
guardando fuori dal finestrino, tentando di soffocare i singhiozzi per
non farsi sentire. Allora decisi di fermarmi, accostando in una piazzola
di sosta sull’autostrada: mi voltai verso di lei e vidi che premeva
forte la fronte contro il vetro. Senza pensarci, allungai la mano per
accarezzarle i capelli. Avrei fatto qualunque cosa pur di vederla sorridere
di nuovo. Non appena si girò nella mia direzione, però, fui costretto
a ritrarre la mano. Mi stava fissando con un’espressione indecifrabile.
Aveva lo sguardo più intenso che avessi mai visto. Era difficile
sostenerlo.
«Tu lo sapevi», sussurrò a mezza voce. «Tu sapevi che loro erano
lì... L’hai fatto apposta per farti vedere con me da Tristan...»
Il mio silenzio sorpreso la rafforzò nella sua convinzione.
«Cathy», cercai di difendermi, «io volevo portarti lì per farti vedere
le chitarre, per farti vedere un po’ del mio mondo. Tristan
l’avrebbe saputo ugualmente, con tutti i paparazzi che ci hanno fotografati
assieme.»
«Ah, sì?» sbottò furiosa. «E allora perché non siamo andati con
loro? Perché, Konstantin? Forse perché volevi provarci con me come
fai con tutte quelle che ti sbavano dietro? Pensavi che sarei venuta a
letto con te solo perché mi hai presentato quattro cantanti famosi? Se
è così hai fatto male i conti! Io non sono una ragazza facile... e soprattutto
ero uscita con te come amica.»
Mi sentii ferito e deluso dal fatto che avesse frainteso le mie in-