Parte prima - only fantasy

Se c’è una cosa di cui dobbiamo preoccuparci sul serio è...»
Lo guardai. Sapevo cosa stava per dire.
«Il nuovo amico di Catherine», fu Engel a finire la frase.
«Quell’essere subdolo. Dobbiamo riuscire a tenere sotto controllo la
situazione, come abbiamo fatto finora...»
Un nuovo timore si impossessò di me. «E se dovesse fare qualcosa
a Cathy per arrivare a noi? Io... non me lo perdonerei mai!»
«Ancora non capisco cosa ti leghi così tanto a quella ragazza», fece
Andreas, quasi soprappensiero.
«Be’, allora non lo conosci tanto bene il tuo amico... Mi sembra
evidente che Konstantin è innamorato», disse Engel in tono sprezzante.
«Non è così!» protestai. «Tengo a lei esattamente quanto tengo a
te, Engel. O a te, Andreas. È mia amica e sarei in pensiero per voi
esattamente come lo sono per lei.»
«Ma come fai a paragonarci a quella ragazzina? Konstantin! Ci
conosci da secoli... E lei, invece, la conosci da quanto? Tre mesi? E
quanti altri secoli ti aspettano, in futuro, senza di lei?» mi chiese il
mio amico con una punta di amarezza nella voce.
«Hai ragione, ma non so spiegartelo. Sento di doverla difendere.
Se dovesse accaderle qualcosa, sarebbe colpa mia e di Tristan. Morirebbe
un essere umano innocente...» tentai di spiegare.
Engel sbottò in una risata nervosa. «E tu ti preoccupi della morte
di un’umana innocente? Proprio tu, il peggior assassino di tutti i
tempi... Tu, che hai ucciso migliaia di ragazze solo per il tuo piacere!»
urlò.
«Non è la stessa cosa!» gridai più forte di lei. «Io ci tengo a Cathy!
Lo so bene che sono uno schifoso omicida, ma purtroppo... è
nella mia natura. Nella nostra natura, Engel. Non provare a gettarmi
addosso tutte le colpe!»
«Adesso basta», intervenne Andreas. «È inutile che ci accusiamo
a vicenda. Ora non dobbiamo far altro che stare più attenti del solito.
Dobbiamo controllare la ragazza e fare in modo che smetta di frequentare
Shot. Per il suo e per il nostro bene.»
Annuii e guardai Engel di sottecchi. Sapevo che mi odiava perché
lei, suo malgrado, era Tunica ad aver capito davvero cosa mi legava