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Parte prima - only fantasy

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dirgli ti amo anch’io.<br />

Tristan<br />

Il pomeriggio trascorse abbastanza tranquillamente. Il vecchio<br />

Mohdi e la Predestinata rossa rimasero con noi per un po’, poi se ne<br />

andarono. Adesso eravamo tutti riuniti nella sala grande. Camille,<br />

Andreas, Konstantin e io giocavamo a poker. Engel e Cathy, invece,<br />

erano alle prese con alcuni problemi di geometria analitica.<br />

A un tratto, non so perché, pensai alle nostre fan. La versione ufficiale<br />

era che Konstantin e io, insieme con gli altri due del gruppo,<br />

eravamo impegnati con il nuovo album e che avevamo rimandato a<br />

data da definirsi il tour, ma non sospettavano minimamente che, in<br />

realtà, ogni giorno che passava ci preparavamo a morire.<br />

«Poker d’assi, mi dispiace Konstantin, ti ho stracciato!» Camille<br />

sorrise e mi diede un leggero bacio mentre Konstantin assumeva la<br />

tipica aria di chi è appena caduto dalle nuvole.<br />

Andreas rise forte procurandosi un’occhiataccia di Engel, ancora<br />

china sui libri. Guardai mio fratello con aria di sfida. «A quanto pare<br />

hai trovato chi ti dà del filo da torcere, eh, fratellino?»<br />

Konstantin sembrava incazzato nero: nessuno mai lo aveva battuto<br />

a poker, anzi. Per un certo periodo della nostra vita, precisamente<br />

agli inizi del ventesimo secolo, le sue vincite al gioco d’azzardo erano<br />

state l’unico nostro mezzo di sostentamento: Konstantin si sedeva,<br />

giocava e sbaragliava gli avversari. Andavamo avanti così, a sopravvivere<br />

pagando l’affitto di uno squallido sottotetto e nutrendoci con<br />

gli scarti dei mercati. Quello fu uno dei periodi più brutti della nostra<br />

vita... Ma non eravamo sempre stati in quelle condizioni, anzi. Nel<br />

1514, quando vivevamo in Inghilterra, Konstantin stava a palazzo, al<br />

servizio di un nobile alla corte di Enrico VIII. Ah, se solo il povero<br />

re avesse saputo quante donne dal suo letto, la sera stessa, passavano<br />

direttamente in quello di mio fratello!<br />

E pensare che ora sembrava così cambiato. Adesso il caro, vecchio<br />

Konstantin si era innamorato. E per chi aveva perso la testa? Per<br />

un’umana. Per l’unica donna che io avessi mai amato.

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