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Parte prima - only fantasy

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ce, se sono nati vampiri, cioè se sono figli di due purosangue, crescono<br />

fino a trent’anni e poi si fermano, restando giovani per sempre.<br />

Se invece sono umani trasformati da altri vampiri, rimangono in<br />

eterno all’età che avevano quando è avvenuta la trasformazione...»<br />

«E... Engel a quale delle due categorie di purosangue appartiene?»<br />

domandai intimorita.<br />

«Engel era un’umana. È stata trasformata a diciannove anni e avrà<br />

per sempre il corpo di una diciannovenne», spiegò Tristan.<br />

Ebbi una fitta allo stomaco, e mi accorsi che, in realtà, Tristan non<br />

aveva risposto del tutto alla mia domanda. «Hai detto che i vampiri<br />

possono morire di morte violenta... ma come?»<br />

«La letteratura parla di teste d’aglio, paletti di frassino, crocefissi.<br />

Be’, l’aglio fa il suo effetto, devo dire... Ma di certo non ci ammazza.<br />

La verità è che solo un vampiro può uccidere un altro vampiro, conficcandogli<br />

un crocefisso nel cuore, oppure staccandogli la testa e<br />

bruciandone i resti perché non riprendano vita. C’è soltanto un’altra<br />

razza che ha lo stesso potere. I loro peggiori nemici...»<br />

«Gli orsi.»<br />

«Vedo che sei attenta quando parlo... Come ti ho detto Konstantin<br />

una volta ci stava rimanendo secco... non fosse stato per Engel.»<br />

Fui assalita da un fremito all’idea della morte di Konstantin. Mi<br />

resi conto che ora, più di <strong>prima</strong>, avevo bisogno dei gemelli e della<br />

mia amica. Ora, più di <strong>prima</strong>, dovevo avere la certezza che restassero<br />

accanto a me.<br />

Tristan mi sorrise. «Mi spiace averti angustiata con questi discorsi.<br />

Come ti senti?» mi domandò avvicinando il suo viso al mio.<br />

«Bene», mentii. Tremavo perché la sua bocca era così vicina alla<br />

mia, non certo perché temevo che potesse farmi del male. Almeno<br />

credo.<br />

«Chiudi gli occhi, Cathy, e non aprirli finché non te lo dirò», mi<br />

sussurrò all’orecchio.<br />

Chiusi gli occhi e all’improvviso mi sentii mancare il terreno sotto<br />

i piedi.<br />

Stavo volando, come avevo già volato la notte precedente.<br />

Ero tra le braccia di Tristan, a occhi chiusi, e stavo volando.<br />

Procedevamo piano, almeno così mi sembrava. Una dolce, lenta

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